Fondazione Cassa di Risparmio di Imola impegna 300 mila euro l'anno per la nostra salute

In meno di un lustro donati 15 strumenti all’avanguardia come ecotomografi ed elettromiografi

Da sinistra, Fabio Bacchilega, Alessandra Pirazzoli e Andrea Rossi

Da sinistra, Fabio Bacchilega, Alessandra Pirazzoli e Andrea Rossi

Imola, 26 novembre 2019 - Contributi pari a circa 300mila euro l’anno, principalmente messi in campo per l’acquisto di attrezzature biomedicali concordate con la direzione generale e il settore di ingegneria clinica dell’Azienda Usl. E’ consolidato nel tempo il supporto che la Fondazione Cassa di Risparmio di Imola garantisce alla sanità pubblica del circondario. Si tratta di donazioni fondamentali per il rinnovo del parco tecnologico aziendale delle diverse unità operative, che permettono all’Azienda di avere sempre strumentazioni all’avanguardia. Solo negli ultimi quattro anni, come ricordato dal numero uno di Palazzo Sersanti, Fabio Bacchilega, sono stati acquistati direttamente dalla Fondazione e donati all’Ausl una quindicina di macchinari.  

Ci sono un ecotomografo cardiologico dal valore di oltre 76mila euro, un altro pediatrico (41 mila euro) e uno trasportabile con funzionamento anche a batteria (altri 22.590 euro). E poi tre ecotomografi di ultima generazione ad altissima definizione e che garantiscono prestazioni diagnostiche e affidabilità di massimo livello, uno dei quali a disposizione della Gastroenterologia dal valore di 120mila euro.  

E ancora un elettromiografo portatile per la valutazione di patologie a carico del sistema nervoso periferico e dell’apparato muscolare (valore 30mila euro) e due sistemi completi per interventi endoscopici/laparoscopici (oltre 100mila euro). Completano il quadro un microscopio operatorio per la chirurgia dell’occhio (133mila euro), altri tre ecotomografi ginecologici (valore 146mila euro) e due sistemi per prove da sforzo completi di pedana accessoriata per elettrocardiogramma completo (oltre 34mila euro).  

Altro importante progetto che fin dal 2010 vede la Fondazione come partner dell’Ausl e per cui viene garantito un co-finanziamento variabile tra i 7 e gli 8mila euro l’anno, è quello di consulenza e supervisione tecnica sugli aspetti comportamentali nei minori con disturbi dello spettro autistico.  

La Fondazione collabora infatti costantemente con la direzione generale per valutare il supporto di progettualità emergenti. Ad esempio, nel 2016 ha erogato un contributo suppletivo per un contratto di psiconcologia indirizzato a Oncologia e nel 2019 sta valutando di contribuire all’acquisizione di ore di neuropsicologo per le attività connesse al Centro disturbi cognitivi. Altri contributi garantiti da Palazzo Sersanti a progetti di associazioni Onlus del territorio hanno avuto una positiva ricaduta indiretta sull’Ausl. Per esempio con la raccolta di erogazioni liberali connesse alla distribuzione di cataloghi di una mostra della Fondazione affidata a Il Ponte Azzurro, l’associazione ha poi acquistato una scaletta per gli esercizi di fisioterapia nei bambini donata alla Neuropsichiatria infantile. E grazie al supporto garantito alla campagna di sensibilizzazione Shaken Baby, promossa dall’associazione ‘L’Isola che c’è’, quest’ultima ha donato cinque monitor per la trasmissione di video educativi nelle sale di attesa dedicate ai neo genitori.