
Banchetti e aperture straordinarie dei circoli. Così il Pd imolese si mobilita, da questo fine settimana, per raccogliere firme "a sostegno della sanità pubblica e universalistica nel nostro Paese". Il riferimento è al progetto di legge regionale da presentare alle Camere per aumentare il fondo sanitario nazionale. L’obiettivo dell’iniziativa partita dall’Emilia-Romagna è che il Governo innalzi la spesa di quattro miliardi portandola al 7% del Pil.
"Grazie ai segretari e a tutti i militanti dei circoli per il loro straordinario lavoro che consentirà ai cittadini e alle cittadine del territorio di aderire – si legge in una nota di viale Zappi –. È un impegno forte del Pd per chiedere con fermezza una sanità pubblica e universalistica che non lasci nessuno indietro, specialmente in un Paese come il nostro dove aumentano i bisogni di una popolazione sempre meno giovane. Vogliamo contribuire a sollecitare il Governo nazionale affinché adotti, già a partire dalla prossima legge di Bilancio, politiche che tutelino e potenzino il sistema sanitario nazionale e accantoni al più presto quel modello di sanità privata e iniqua che ha in mente".
La questione ha già tenuto banco nei giorni scorsi in Regione durante una commissione ad hoc. Ed è destinata a infiammare il dibattito anche a livello locale.
"Il Pd che oggi si mobilita per ‘difendere’ la sanità pubblica faccia autocritica – esorta l’imolese Daniele Marchetti (Lega) –. Oggi ci troviamo a discutere quando per la prima volta sul Fondo sanitario nazionale vengono messi due miliardi di euro in più. Ma dov’eravate quando sulla sanità pubblica venivano tagliati 34 miliardi di euro? Per quale motivo oggi c’è questa grande attenzione mentre quando realmente si riducevano i fondi il centrosinistra parlava di riorganizzazione?".
Nel mirino di Marchetti, che oltre a essere consigliere comunale e regionale del Carroccio è anche vicepresidente della commissione Sanità dell’ente di viale Aldo Moro, finiscono le criticità del sistema emiliano-romagnolo. "Visto che stiamo ragionando anche su questioni interne, qualche risparmio potremmo ottenerlo con una riorganizzazione della macchina regionale – conclude Marchetti –. Non sarebbe meglio, prima di chiedere fondi-spot al governo, fare una ricognizione interna e capire quanto costerà la nostra macchina?".
Contrarie al provvedimento anche le altre forze di centrodestra, Fratelli d’Italia e Forza Italia, che sono al governo nazionale assieme alla Lega mentre in Regione siedono come noto tra i banchi dell’opposizione al pari del Carroccio.