Fondo affitti e bonus energia, poche risorse

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Mirella

Collina*

La pandemia, non ancora terminata, e la guerra stanno creando un senso di incertezza anche per il futuro del nostro Paese, oltre alle conseguenze catastrofiche sulla popolazione ucraina, alla quale va tutta la nostra solidarietà e gli aiuti che siamo in grado di offrire.

Le risorse del Pnrr, rivolte soprattutto agli investimenti per creare sviluppo, innovazione e lavoro, devono necessariamente essere implementate sul versante sociale per dare risposte alle persone, colpite dall’innalzamento dei prezzi, dall’inflazione e dalle bollette; insufficienti i 5 miliardi dal Def per famiglie e imprese.

E’ necessario che il governo aumenti il fondo per gli affitti, ora coperto quasi esclusivamente da fondi regionali e comunali, aumenti i fondi per i bonus per il pagamento di bollette e dall’altra parte è urgente tutelare il lavoro. Vanno messe in campo vere politiche industriali, energetiche e rinnovabili per affrontare la dipendenza energetica italiana dalla Russia e da altri Paesi. L’aumento delle bollette, della benzina e dei beni di consumo stanno mettendo in ginocchio anche le famiglie del nostro territorio ed è per questo che il nostro lavoro si basa principalmente sul recupero di risorse dei Comuni, già in difficoltà, per metterli a disposizione di questa emergenza sociale. Gli sconti in bolletta per energia elettrica e gas che il governo ha messo in campo per i redditi fino a 12.000 euro Isee, non saranno sufficienti per coprire del tutto l’aumento su famiglie già fragili economicamente. Riteniamo quindi che la contrattazione territoriale con i Comuni ci consenta di poter aiutare questi nuclei per pagare le bollette attraverso percorsi veloci e semplici, ad esempio con richieste all’Asp per il Comune di Imola e in municipio per Castel San Pietro. Un lavoro che deve avvenire in tutti i Comuni del circondario. E’ fondamentale il tavolo permanente con il Comune di Imola, le associazioni di impresa e i sindacati per aggiornarsi sulla situazione delle imprese, le ripercussioni sul lavoro e le possibili soluzioni.

* Segretaria Cgil