
L’assenza della Formula Uno porterà meno entrate anche al Comune
Novantamila euro circa. È quanto valgono gli incassi della sosta a pagamento in città durante il Gran premio di Formula 1. O meglio, a tanto ammonta l’entrata per le casse comunali (tramite la società Area Blu) durante l’ultima gara disputata in riva al Santerno nel weekend del 16-18 maggio con oltre 240mila presenze nei tre giorni.
Il dato si ottiene sommando tra di loro innanzitutto gli introiti garantiti dalle numerose aree di parcheggio straordinarie allestite per l’occasione: 11.249 euro il venerdì, 21.661 euro il sabato e 42.447 euro la domenica. Il totale fa 75.357 euro.
A questi bisogna poi aggiungere i circa 12.500 euro arrivati da parcheggi su strada e a sbarre nella giornata di domenica, visto che (eccezion fatta appunto per il giorno del Gp), a Imola la sosta nei festivi non si paga. E dunque siamo a 87.800 euro.
Andare oltre è difficile, visto che bisognerebbe sapere, per esempio, quanti frequentatori dell’Autodromo hanno parcheggiato (al pari degli altri cittadini) sulle strisce blu o nei parcheggi a sbarre nella giornata di sabato (quando l’incasso totale si è limitato a circa 5.500 euro complessivi) o di venerdì (5.200 euro).
Includendone comunque una seppur minima quota, si arriva agevolmente ai 90mila euro citati all’inizio. Pochi? Tanti? Di sicuro, un incasso che, vista la cancellazione della gara dal calendario della F1 2026, nel prossimo futuro mancherà nel bilancio di Area Blu. E che mancherà soprattutto alle tante associazioni cittadine che collaborano con la società pubblica durante il Gp. Si tratta di enti non a scopo di lucro con attività sociale, sportiva o culturale, società sportive in possesso di partita Iva e organismi di promozione sociale appartenenti al terzo settore che, in cambio dei servizi svolti, ottengono contributi preziosi. Insomma, un pezzettino di quell’indotto del quale tanto si discute sparito in soffio.
Tra le note di colore (nero per gli automobilisti) del fine settimana iridato in riva al Santerno c’è anche il totale delle sanzioni per violazione al Codice della strada (non solo per la sosta) elevate tra il 16 e il 18 maggio dalla polizia locale (compresi i rinforzi arrivati da Bologna). Sono state in tutto 303.
Tornando invece agli introiti dei parcheggi, la speranza per Comune, Area Blu e associazioni è di rifarsi, tra l’estate di quest’anno e quella del 2026, con i concerti.
In vista dei grandi show in Autodromo verranno infatti riproposte tariffe in linea con quelle che hanno accompagnato il Gran premio di Formula 1: autobus 60 euro; minibus (fino 16 posti) 20 euro; auto fino a nove posti 15 euro; moto 10 euro; camper e roulotte 22 euro.
Altre risorse importanti, per quanto limitate, vengono poi garantite dai grandi eventi alle casse comunali attraverso il pagamento della tassa di occupazione di suolo pubblico o quella dell’imposta di soggiorno.
Quest’ultima, in particolare, è molto cresciuta nel corso degli anni passando dai 237mila euro del 2019 ai 410mila euro dello scorso anno.