
Verso un orizzonte senza Gran premio l’obiettivo è mantenere un bilancio con segno più. Dagli investimenti al sostegno del Governo, ecco l’elenco dei lavori in programma .
Bilancio positivo, anche se con un utile in forte riduzione, per Formula Imola. La società che gestisce l’attività dell’Autodromo chiude infatti il 2024 con un saldo positivo di quasi 86mila euro contro gli oltre 330mila dell’anno precedente. Il fatturato, in linea con le previsioni, si attesta invece attorno ai 20 milioni di euro, in netta crescita rispetto a un 2023 caratterizzato dall’annullamento del Gp di F1 causa alluvione.
LE SFIDE PER IL FUTURO
È evidente che, in ottica 2026, un bilancio alleggerito dalla gara iridata, per la quale Formula Imola fattura vari servizi ad Aci, rischia di assottigliarsi notevolmente. E di tornare ai livelli pre-Covid. A quel punto sarà cruciale, visto che si tratta di una società al 100% pubblica, lavorare bene per evitare di replicare quei segni meno che troppo spesso avevano caratterizzato gli esercizi precedenti alla pandemia. Il tutto evitando però, al tempo stesso, di allestire un calendario eccessivamente vocato alla parte commerciale che rischia di scontentare un sistema ricettivo in forte crescita.
IL NUOVO ASSETTO
Insomma, detto che l’obiettivo realistico è al momento quello di tornare nel Circus a partire dal 2027 entrando nel sistema di rotazione con altri circuiti storici come Spa e Barcellona, le sfide per la nuova governance di Formula Imola non mancano. Salvo clamorose sorprese, il timone sarà affidato come ormai noto all’ex amministratore delegato di Agrimola, Massimo Monti, destinato a lavorare a stretto contatto con il direttore generale Pietro Benvenuti assumendo, come amministratore unico, i poteri del Cda guidato ancora per poche settimane dal presidente Gian Carlo Minardi.
IL RUOLO DEL CON.AMI
I conti di Formula Imola vanno però letti assieme a quelli del socio unico Con.Ami, che approderanno domani in commissione consiliare Bilancio. Il 2024 del Consorzio si è chiuso, come emerso nei giorni scorsi, con un utile ben più rilevante di quello della sua controllata. Si parla infatti di un saldo positivo di oltre 14,4 milioni, più della metà dei quali saranno destinati ai Comuni soci sotto forma di dividendo. Quanto ai costi sostenuti lo scorso anno da Con.Ami per l’Autodromo, vanno ricordati innanzitutto i due milioni (sui 25 necessari in totale) versati ad Aci per sostenere il pagamento della tassa annuale necessaria a ospitare il Gp. Venendo invece all’ammodernamento del circuito, nel bilancio consuntivo 2024 si ricordano la "manutenzione funzionale ed estetica dei servizi igienici" e il "revamping degli impianti termomeccanici" del museo Checco Costa, i lavori sulle tribune Start 1 (A) e Start 2 (M) e quelli alla torre all’ingresso del circuito. C’è stata poi la costruzione dei tre nuovi box con terrazza hospitality (costo 1,2 milioni) inaugurati per il Wec e utilizzati anche per la F1.
IL SOSTEGNO DEL GOVERNO
"La maggior parte degli interventi ha potuto beneficiare di un finanziamento del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti", si ricorda nella relazione che accompagna il rendiconto del Con.Ami. Nella legge di Bilancio 2024 dello Stato sono infatti state assegnate risorse per gli Autodromi di Monza e Imola. E in particolare, è stato stanziato un milione da destinare all’ammodernamento dell’Enzo e Dino Ferrari per ciascuno degli anni 2024, 2025, 2026, 2027 e 2028.
Dopo la firma dell’accordo con il Mit, "si è giunti alla sottoscrizione di una convenzione relativa al biennio 2024-2025 (che vale appunto due milioni complessivi, ndr), nella quale "sono stati definiti gli interventi ammessi a finanziamento e le relative procedure e condizioni per l’erogazione dello stesso – ricostruiscono sempre dal Consorzio –, rimandando a un atto successivo l’erogazione del finanziamento per l’ulteriore triennio 2026-2028".
Per lo scorso anno e per quello in corso, i fondi (per un totale di due milioni appunto) sono stati destinati a tre interventi già completati: torre, tribune centrali e nuovi box. Per quanto riguarda invece il 2026-28, si procederà a un accordo attuativo con Roma. In questo caso, l’obiettivo del Con.Ami è candidare al ministero l’intervento di realizzazione della fase due (costo 3,1 milioni) della sopraelevazione del corpo box (dalla sala stampa alla palazzina direzione di gara) la cui progettazione verrà avviata in relazione al completamento della prima fase, che a sua volta costerà 2,8 milioni di cui 2,2 in arrivo dalla Regione.