Fornitori e servizi Hera Un ‘ritorno’ da 112 milioni

È la cifra che la Multiutility ha garantito al territorio di Imola e Faenza nel 2021 "Crescita industriale e sviluppo sostenibile per non lasciare indietro nessuno"

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Centododici milioni di euro distribuiti nell’area di Imola-Faenza, di cui 45 milioni ai fornitori locali. Oltre 700 dipendenti, con 37 nuovi assunti lo scorso anno, e un indotto occupazionale di 350 ulteriori posti di lavoro. Sono alcuni dei numeri del bilancio di sostenibilità 2021 di Hera.

"Crescita industriale e sviluppo sostenibile si alimentano a vicenda: in piena sintonia con Bruxelles e le principali politiche internazionali, dunque, la multiutility prosegue con passo deciso per il raggiungimento di una ‘transizione giusta’ – assicurano da Hera –. Un modello che mette al centro le persone e si traduce in un processo graduale per non lasciare indietro nessuno e accompagnare i territori serviti verso un futuro più sostenibile dal punto di vista ambientale, ma anche realizzabile concretamente dal punto di vista economico e sociale".

La "crescita sostenibile" del gruppo coinvolge anche il tessuto economico e sociale: lo testimoniano gli oltre 2,2 miliardi di euro (di cui appunto 112 milioni su Imola e Faenza) distribuiti nel 2021 sui territori serviti, a cui la multiutility assicura "continuità ed efficienza dei servizi", con "significativi investimenti per innovare il patrimonio infrastrutturale che sarà decisivo per affrontare le sfide climatiche dei prossimi anni".

Tra i principali risultati rendicontati c’è il margine operativo lordo a valore condiviso, riferito alle attività di business che rispondono anche ai driver per una crescita sostenibile, salito a 570,6 milioni in significativo aumento rispetto al 2020 (+25,4%) e corrispondente al 46,6% del Mol complessivo, in linea con la traiettoria segnata dal Piano industriale, che proietta questo valore a quota 55,6% del totale al 2025 e al 70% nel 2030. Tre i driver che guidano questo impegno: perseguire la neutralità di carbonio, rigenerare le risorse e chiudere il cerchio, abilitare la resilienza e innovare.

Non meno sfidante la questione dell’ambiente, un fronte sul quale Hera opera per rigenerare le risorse naturali e chiudere il cerchio per promuovere un loro più efficace utilizzo. Nel circondario imolese nel 2021 la raccolta differenziata si colloca oltre il 77%. In generale, nella provincia di Bologna, a livello pro capite nel 2021, con le principali raccolte differenziate i servizi ambientali della multiutility hanno raccolto circa 73 kg di carta e cartone, 69 di rifiuto organico, 44 di scarti verdi, 42 kg di vetro, 33 di contenitori in plastica e 30 di rifiuti in legno. Con il progetto FarmacoAmico, sempre nel circondario, grazie alle farmacie aderenti nei comuni di Imola, Dozza, Castel San Pietro Terme e Medicina, nel solo 2021 sono stati recuperati farmaci non scaduti a beneficio di onlus locali, per un valore pari a 71mila euro.

Considerando che non c’è risorsa più preziosa dell’acqua, grazie alla dotazione impiantistica all’avanguardia di cui il Gruppo Hera dispone sul territorio, l’Emilia-Romagna è tra le poche regioni italiane in regola con le normative sulla depurazione dell’acqua e sul territorio servito da Hera nel circondario il servizio di depurazione già copre il 100% dei nuclei urbani con popolazione superiore ai 2mila abitanti. Ma attenzione e tutela partono innanzitutto dall’interno: nel 2021, ad esempio, la multiutility ha registrato una riduzione di circa il 17% dei propri consumi idrici interni, rispetto al 2017.