Imola, 5 chili di frutta in cambio di mozziconi di sigarette

L’iniziativa ambientalista della Valle delle albicocche: "Le cicche sono riciclabili"

Domenico Errani, della Valle delle albicocche

Domenico Errani, della Valle delle albicocche

Imola, 17 novembre 2019 – La Valle delle Albicocche, azienda agricola biologica con campi e frutteti a Casalfiumanese e Bagnacavallo, ha lanciato una simpatica e utile campagna ambientale. Fino al 31 dicembre, infatti, «regalerà 5 chili fra frutta e ortaggi misti di stagione a chiunque consegnerà 300 grammi di cicche di sigarette, contribuendo così alla pulizia del territorio e a impedire che questi mozziconi ci facciano compagnia per terra, sui marciapiedi, nelle nostre spiagge, nei prati e così via»: così Domenico Errani, promotore dell’iniziativa, che coincide, tra l’altro, con la campagna di sensibilizzazione del Comune di Imola, per uno smaltimento corretto dei mozziconi di sigaretta (sono in fase di installazione una quarantina di nuovi posacenere). Una volta che i raccoglitori volontari di cicche avranno raggiunto il peso dei mozziconi (trecento grammi il minimo per avere diritto al regalo di frutta e verdura) potranno farlo sapere all’azienda agricola e consegnare il tutto «con conseguente ritiro dei 5 chilogrammi di prodotti il lunedì e giovedì a Imola, dalle 17.30 alle 18.30, nella sede dell’associazione Primola, in via Lippi 2/C». Oppure consegne tutti i giorni (previa accordo telefonico) direttamente in azienda in via Granaroli 8 a Bagnacavallo (info 334 1308514). Dopo la raccolta e lo stoccaggio, gli organizzatori (con Errani c’è anche l’associazione Cambiavento) informano che le cicche, grazie alla collaborazione di Tetra Engineering di Torino, sono portate al «reattore idrotermale, dove si sviluppa il processo di carbonizzazione idrotermale che trasforma i mozziconi in biocarbone, utilizzabile in diverse applicazioni industriali. Per esempio pigmento per inchiostri e pitture, sequestrante d’acqua, produzione carboni attivi, precursore per nerofumo, produzione di ammendanti, abrasivi (come il carburo di silicio), e non solo».

Oltre a Imola, «molti altri Comuni, ad esempio della Riviera Adriatica, da tempo sono impegnati su questo fronte. Occorre comprendere che gettare per terra i rifiuti è segno di maleducazione e si contribuisce all’inquinamento delle città. Gettare i mozziconi, ad esempio, nei tombini si arreca un ulteriore danno perché difficilmente recuperabili. Quanti di noi si sono lamentati, altro esempio, quando in spiaggia, tra la sabbia, troviamo decine e decine di cicche buttate senza pensare al danno che si arreca all’ambiente e a tutti noi. Vivere in un ambiente pulito è un bene comune. Se ognuno fa la sua parte ci guadagniamo tutti». Segnalano gli imprenditori della Valle delle Albicocche che l’iniziativa sta prendendo piede: c’è chi raccoglie cicche nel Pavaglione di Lugo, chi lo fa in centro a Ravenna, oppure un insegnante di geografia in pensione, Luciano da Lugo, che ha cercato informazioni sulla campagna per aderire, nonostante età e acciacchi.