Imola, 2 settembre 2022 - Minaccia di darsi fuoco dopo essersi cosparso di gasolio in un bagno dell’ ospedale . Momenti di grande allarme, poi rientrato, ieri mattina per il gesto di un imolese di 47 anni, che nel pomeriggio è stato rintracciato e accompagnato in ospedale per le cure. Intorno alle 12.30 un uomo entra nei servizi igienici vicini ai poliambulatori A del Santa Maria della Scaletta, a piano terra, e se ne esce pochi istanti dopo intriso di combustibile. Sulle prime scatta un allarme benzina, poi i vigili del fuoco, allertati dagli agenti del commissariato, identificano il liquido: è gasolio.
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La polizia inizia le ricerche. Ha in mano una descrizione dell’individuo, ma di lui nessuna traccia. Un infermiere del reparto Diagnosi e cure riconosce però in quell’uomo un paziente, che era stato ricoverato nelle scorse settimane e, dimesso, avrebbe dovuto ripresentarsi per un controllo, ma non lo aveva fatto.
Gli agenti, i vigili del fuoco e il personale dell’Ausl controllano tutto l’ospedale, seminterrati compresi, ma devono interrompere per la concomitanza dell’apertura visite. Esaurito l’afflusso, polizia e personale dell’Ausl riprendono la bonifica e scoprono una porta aperta nei pressi del reparto di psichiatria. Forse l’uomo è entrato (o uscito) da lì. Viene rintracciata la sorella, che riferisce che il fratello gira di solito in bici. Ma lui non si trova, nemmeno a casa.
Crescono i timori di un gesto estremo. Poco prima delle 17 il ‘ricercato’ viene riconosciuto da un agente di polizia mentra esce dalla chiesa dei Servi; il poliziotto chiama il 118, che arriva e prende in consegna il 47enne e lo conduce in ospedale per accertamenti.