Furti negli appartamenti Municipale in prima linea

Il comandate Marocchi raddoppia le pattuglie per prevenire gli assalti "Più agenti in borghese per sorvegliare le zone più a rischio della città"

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di Claudio Bolognesi

Una pattuglia ‘istituzionale’ ed una in borghese per fare prevenzione contro i furti in appartamento. La Polizia municipale opera ormai da settimane per cercare di limitare un problema, quello dei furti nelle abitazioni, che ha proprio nel periodo estivo il momento più delicato dell’anno. Complici le ferie o i ‘blitz’ marittimi da consumare in giornata per chi può e vuole concedersi qualche ora di refrigerio, il rischio di indesiderate visite nel proprio appartamento è molto alto quando arriva la stagione estiva.

Per combattere i topi d’appartamento la Pm di Castel San Pietro, come sottolinea al Carlino il comandante Leonardo Marocchi, ha messo in campo ormai da settimane una duplice azione. "Alla pattuglia ‘istituzionale’ accavalliamo anche una pattuglia in borghese. In questo modo si cerca di operare sia sulla prevenzione che sulla repressione. La pattuglia con lampeggiate ha una funzione deterrente, mentre quella in borghese ci permette di essere non visibili, e quindi di capire cosa accade nelle varie zone della città senza essere volutamente notati". La pattuglia in borghese, aggiunge Marocchi senza sbottonarsi troppo per ovvie ragioni, "la utilizziamo tutti i giorni, nella fasce orarie più disparate, senza un regola. Opera indifferentemente di mattina, di pomeriggio o nelle ore serali e notturne, a seconda di dove e di come si valuta di perlustrare il territorio o le varie zone cittadine, da quelle del centro alle frazioni, dalle periferie alle aree artigianali".

Una volta individuate auto o movimenti sospetti, "chi si trova sulla pattuglia in borghese avverte i colleghi che conducono la pattuglia istituzionale, che a quel punto intervengono".

Quest’opera incrociata di pattuglie ha dato già i suoi frutti, andando per esempio a ‘stanare’ proprio pochi giorni fa i ladri che, utilizzando un furgone come mezzo di movimento e ‘magazzino’, rubavano catalizzatori delle auto. Un contributo importante, tiene a sottolineare Marocchi, lo offrono poi come sempre i dispositivi targa system posizionati nei vari ingressi del territorio.

"Controllare gli accessi significa individuare in tempo reale le auto rubate, oltre a quelle senza assicurazione o collaudo, che entrano nel nostro territorio. Questa operazione che svolge l’occhio digitale ci permette di intervenire con immediatezza, di bloccare il conducente in flagranza e di recuperare l’automobile rubata", conclude il comandante.