Furto a Imola, spaccano la vetrina e rubano la cannabis

Raid notturno nel negozio di via Amendola: danni ingenti, presi anche tablet e accessori

Imola: Emanuele Mazzoni, titolare del negozio (Foto Isolapress)

Imola: Emanuele Mazzoni, titolare del negozio (Foto Isolapress)

Imola (Bologna), 24 settembre 2019 - Furto con  spaccata in centro, nella notte tra domenica e lunedì scorsi. Ad essere preso di mira è stato Cannabis Light di via Amendola. Ignoti hanno prima danneggiato con un oggetto contundente la parte inferiore della vetrata antisfondamento, poi si sono accaniti contro i cardini laterali della porta, riuscendo così a smontare la vetrata e a farla crollare verso l’interno.

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Da lì si sono introdotti nel negozio e hanno fatto manbassa di quanta più merce possibile. Si sono poi spostati nel retrobottega, appropriandosi di uno scatolone molto pesante con prodotti ancora imballati. Da lì hanno trascinato all’esterno altre scatole, scegliendo il materiale più prezioso e abbandonando il resto nel giardino del supermercato Conad e fino all’angolo della strada, dove, con molta probabilità, vi era un’autovettura ad attenderli. Il bottino è stato consistente, tra l’ingente quantitativo di cannabis light e accessori vari, oltre a un tablet e a uno smartphone di uso aziendale. Il negozio, che a ottobre festeggerà il primo anno di attività, non aveva mai subito furti prima d’ora. Sul posto si sono recati ieri mattina i carabinieri della Compagnia di Imola, che hanno effettuato i rilievi del caso.

Un'anomalia non indifferente riguarda l’allarme di cui è dotato il negozio, che è scattato producendo il classico suono d’allarme ma non ha effettuato le chiamate telefoniche ai numeri prestabiliti, forse a causa di un malfunzionamento del combinatore telefonico. Il negozio Cannabis Light è proprio di fronte alla camera mortuaria e a pochi passi da una delle agenzie della Banca di Imola. Un luogo trafficato, ove sorgono molte abitazioni ma, almeno secondo le prime indagini, sembra che nessuno abbia sentito nulla. Un particolare che appare quantomeno singolare al titolare, Emanuele Mazzoni, che spera nella collaborazione dei residenti.

«È davvero molto strano che nessuno si sia accorto di niente – dice Mazzoni – e l’impressione è che si penalizzino determinati negozianti nonostante siano perfettamente in regola. Non vendiamo droga ma prodotti legali, eppure ci capita di essere additati come spacciatori. Ci allontaniamo fortemente da questa figura che non ci rappresenta». Per quanto riguarda gli autori del furto, con molta probabilità si tratta di persone ben organizzate, che prima di mettere a segno il colpo hanno effettuato un sopralluogo studiando i minimi dettagli. Indagini dei carabinieri.