CLAUDIO BOLOGNESI
Cronaca

Gastarea, il nuovo corso prende vita: "Così valorizziamo i prodotti locali"

La soddisfazione di Iseppi: "Preziose le serate ad hoc in cui a tavola ci sono sia i fornitori che i clienti"

Stefano Iseppi, deus ex machina del Gastarea e ad delle Terme, con il nuovo chef Raffaele De Martino. Il locale ha presentato il nuovo corso

Stefano Iseppi, deus ex machina del Gastarea e ad delle Terme, con il nuovo chef Raffaele De Martino. Il locale ha presentato il nuovo corso

Il nuovo corso del Gastarea è cominciato a bordo piscina, tra un bollicine e uno stuzzichino. L’aperitivo sotto il sole estivo di mezzogiorno ha accolto venerdì una trentina di giornalisti del mondo dell’enogastronomia ‘atterrati’ in riva al Sillaro con la navetta disposta dalla direzione del Bistrot di viale Terme per brindare all’arrivo del nuovo chef Raffaele De Martino. "L’idea che abbiamo sempre avuto e che intendiamo ulteriormente rafforzare è quella di valorizzare i piccoli produttori della zona", ha esordito Stefano Iseppi, deus ex machina del Gastarea e ad delle Terme, che ha salutato l’alba del nuovo corso raccontando che in cucina, per De Martino e la sua brigata, ci sono davvero solo prodotti di un’Emilia Romagna ristretta tra Langhirano, nel parmense, dove arrivano i prosciutti, e Cesenatico, dove giunge il pescato. La sottolineatura, dunque, è quella di una materia prima di assoluta qualità e vicinanza "che poi si evolve nelle mani dello chef e del suo staff", e dell’importanza del ruolo dei fornitori ai quali il Gastarea, questa è un’altra novità, dedica periodicamente una serata ad hoc "dove seduti al tavolo ci sono proprio loro ma anche la clientela, così da poter dar vita ad un costante e proficuo confronto". Un controllo di qualità testato a tavola, insomma, su prodotti che De Martino definisce "più che a chilometro zero, a chilometro vero".

Trentotto anni, napoletano verace, un passato da chef trascorso in ristoranti su e giù per lo Stivale ma anche come chef privato al seguito di un brooker finanziario "tra Ginevra, Parigi e Bellagio", tra le sue esperienze ce ne sono anche un paio imprenditoriali oltre alla frequentazione dell’Accademia di Gualtiero Marchesi. "Lavorare i prodotti stagionali, quelli che arrivano quel giorno per esempio in base al pescato, è tra le sfide più affascinanti e stimolanti", racconta confermando, ‘benedetto’ dallo sguardo di Iseppi, un menù che "cambierà ogni stagione", mentre la pennellata di colore la metterà l’artista Francesca Ballarini, splendida illustratrice di un menù che, con colori pastello e forme armoniche, sa di casa.

Claudio Bolognesi