Gatti randagi, il piano del Comune di Imola

Più sterilizzazioni e cura degli investiti. "E in via Gambellara tutto ok"

Una volontaria del gattile di Imola (foto Isolapress)

Una volontaria del gattile di Imola (foto Isolapress)

Imola (Bologna), 4 gennaio 2019 - Campagna straordinaria per il controllo delle nascite dei gatti randagi e gestione diretta dei mici investiti in strada. Sono i due punti principali attorno ai quali si articolerà il «progetto sperimentale» per potenziare la tutela e il controllo della popolazione felina che la Giunta vuole mettere in campo in questo 2019. Il tutto, proprio nei giorni in cui si discute delle difficoltà attraversate (a causa del freddo) dal gattile comunale, difficoltà che però oggi Area Blu ridimensiona.

Il piano sarà portato avanti proprio dalla cooperativa Gatto Nero, già responsabile della struttura di via Gambellara in virtù dell’accordo firmato nel 2014 e valido fino a fine 2019. Un accordo, quello, siglato sulla base di un corrispettivo di circa 77.500 euro l’anno; cifra alla quale vanno ora ad aggiungersi, grazie appunto alla nuova intesa, ulteriori 10.370 euro. Sul fronte dei gatti che vivono in stato di libertà presenti nel territorio comunale, l’obiettivo è di arrivare in futuro a quota 100 sterilizzazioni, dalle quali sono escluse quelle effettuate dai veterinari dell’Ausl (tra le 60 e le 90 ogni anno) e quelle incluse nel contratto di servizio in essere tra il Comune e la cooperativa.

Quanto ai gatti investiti, già oggi, al di fuori dei giorni e orari in cui opera il servizio di assistenza zooiatrica dell’Ausl, i cittadini che trovano un felino incidentato chiedono soccorso al gattile comunale. Ecco spiegato il motivo per il quale si è deciso di affidare ufficialmente la pratica alla cooperativa Gatto Nero, incaricata di qui in avanti, in accordo con l’Ausl, del trasporto dell’animale nell’infermeria del gattile o nello studio veterinario individuato, con successivo ricovero in gattile per la convalescenza, fino alla eventuale riconsegna dell’animale al proprietario o al suo affidamento a privati tramite adozione o ancora alle colonie feline.

Nel frattempo, come accennato all’inizio, Area Blu è intervenuta ieri sulla situazione all’interno della struttura di via Gambellara. Precisato che, in virtù della convenzione firmata nel 2014, la manutenzione del gattile è in carico al gestore e non alla società in house del Comune, alla quale spettano invece eventuali lavori straordinari per conto dell’amministrazione, il presidente Alessandro Ambrosini avverte: «Non è vero che i due convettori presenti nella struttura sono vecchi e non riparabili. Sono stati installati un anno e mezzo fa (uno di soccorso all’altro) e il fatto del mancato funzionamento di uno è dovuto ad una carenza di manutenzione da parte dei gestori e/o di pulizia periodica dei filtri». E la caldaia? «Risulta regolarmente funzionante – replica Ambrosini –. Non è nuova ma, quando non sarà più riparabile, su attestazione di un tecnico qualificato e, appurata l’esecuzione della regolare conduzione/manutenzione, il Comune ne finanzierà la sostituzione e Area Blu provvederà al tempestivo cambio. Nell’ambiente ‘più freddo’ è comunque stata rilevata una temperatura compresa fra i 19 e i 19,5 gradi. La disponibilità dei tecnici di Area Blu nei confronti del gattile è andata finora oltre a quanto dovuto».