
Banca di Imola, per sostenere con tempestività agricoltori, famiglie e imprese colpiti dalla pesante ondata di maltempo registrata in questo inizio di aprile sul territorio del circondario, mette a disposizione finanziamenti agevolati atti a fronteggiare i danni causati, soprattutto alle colture dell’ortofrutta, dalle recenti gelate e dalla grandine.
"Tali finanziamenti, a condizioni e tassi particolarmente vantaggiosi e senza costi di istruttoria, sono riservati a tutti coloro che entro il 31 dicembre attesteranno di aver subito danni in relazione alle calamità – spiegano dall’istituto di credito, il cui Consiglio di amministrazione è presieduto da Giovanni Tamburini – eo da investimenti effettuati a protezione di grandine e gelate".
I finanziamenti possono essere erogati, per singolo beneficiario, fino a un massimo di 150mila euro attraverso apertura di credito in conto corrente della durata massima di 18 mesi, finanziamenti chirografari della durata massima di 48 mesi e ipotecari della durata massima di 144 mesi. "Con questa tempestiva iniziativa, Banca di Imola intende dare un ulteriore forte segnale di sostegno agli agricoltori, alle famiglie e alle imprese - concludono dall’istituto di credito – supportandoli concretamente nelle difficoltà generate da questi penalizzanti e sempre più frequenti eventi climatici".
La grandinata dei primi giorni di aprile ha riguardato principalmente le aziende agricole della zona compresa tra Medicina e Sesto Imolese. Le gelate della scorsa settimana hanno colpito in maniera piuttosto uniforme, invece, l’intero territorio del circondario. E anche la Vallata del Santerno, risparmiata dai chicchi di inizio mese, si è vista costretta a fare i conti con il gelo killer. Secondo la testimonianza dell’agricoltore Gabriele Franceschelli, tra Ponticelli e Casalfiumanese si è salvato solo il 10% delle albicocche. Dal canto loro, le associazioni di categoria, Cia – agricoltori italiani e Coldiretti in testa, chiedono da tempo un sostegno alle istituzioni e, in particolare, auspicano che la campagna assicurativa sia anticipata di almeno un mese, visto che i cambiamenti climatici sono ormai una realtà che richiede un adeguamento a livello di strategia di difesa contro i danni da calamità.