"Gimkana tra le erbacce, pedoni in pericolo"

Il comitato ‘La voce di chi non ha voce’: "In via Viara la fermata dell’autobus è inagibile. Rimpallo di responsabilità tra Comune e convento"

Migration

Zona pedonale invasa dall’erba alta e la rotonda nuova di zecca tra via Scania e Moro che manca del marciapiedi su uno dei due lati. Il comitato "La voce di chi non ha voce" attraverso il suo fondatore Giovanni Bellosi denuncia due problematiche che impattano in particolare sulle persone anziane e su quelle che hanno difficoltà di deambulazione. Il primo problema sollevato da Bellosi riguarda via Viara, ed in particolare il tratto che costeggia le mura del convento. In quella zona, evidenzia il portavoce del comitato, "da sempre si trova una fermata del bus (foto), e per questo è stata sempre pedonale, per consentire a chi deve attendere il mezzo pubblico di sostare nei pochi centimetri disponibili tra il muro del convento e la carreggiata". Ebbene, spiega Bellosi certificandolo con uno scatto fotografico, "ora la zona pedonale è impercorribile in quanto invasa dall’erba. Visto che nessuno da mesi interviene per togliere le erbacce, abbiamo interpellato il Comune che ci ha dato una risposta vaga, ipotizzando, ripeto ipotizzando, che la pulizia di quel tratto confinante col convento spetti ai frati". A chiunque spetti la competenza, Bellosi chiede un intervento celere. "La zona è quotidianamente frequentata da chi aspetta il bus, quindi è il caso che se la pulizia è di competenza del comune, si adoperi per la pulizia del tratto, se al contrario spetta al convento, che l’ente solleciti ad eseguire un intervento che è modestissimo, interessando poche decine di metri di lunghezza per una larghezza di mezzo metro o poco più".

Un altro problema denunciato da Bellosi è "l’assenza della prosecuzione del marciapiedi su via Scania per chi giunge dalla direzione Bologna-centro di Castel San Pietro. Alla destra della via, una volta giunti alla rotonda appena conclusa, si interrompe il marciapiedi, non dando dunque la possibilità di proseguire e attraversare stando sul lato destro di via Viara".

Chi insomma dovesse avere necessità di proseguire su quel lato, "si trova costretto ad attraversare, fare un tratto a piedi ed attraversare nuovamente. Può essere un problema modesto per chi non ha problemi fisici, ma per chi fatica a deambulare o si trova in sedia a rotella, è un percorso ad ostacoli non da poco". Aggiunge e conclude, Bellosi, "che essendosi concluso l’intervento poche settimane fa, non si comprende la ragione per la quale il marciapiedi sia stato interrotto, e non fatto proseguire fino all’attraversamento. Per non realizzare dieci metri di marciapiedi in più, si costringono persone con problemi a farne 50 in più".

Claudio Bolognesi