"Gli incidenti con ciclisti feriti sono troppi"

La polizia locale: "Da cinque anni il loro numero non cala. Chi è al volante è distratto, ma ci sono imprudenti anche in sella"

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"Negli ultimi cinque anni non c’è stata una variazione significativa nel numero di incidenti che ha visto il coinvolgimento di ciclisti. In un anno come polizia locale rileviamo circa 400 incidenti stradali, e una cinquantina di questi è relativo a ciclisti". Daniele Brighi, comandante della polizia locale di Imola, dà un rapido quadro della situazione dei ciclisti in strada in città. Ma c’è una domanda spontanea: con tutto quello che è stato fatto negli anni per attenuare i rischi per gli utenti deboli (appunto ciclisti, ma anche pedoni), come mai il numero degli incidenti che li tocca non diminuisce?

"Le ragioni sono due – risponde Brighi – Ci sono più ciclisti in giro, vuoi per ragioni economiche con gli incentivi a una mobilità sostenibile e con i prezzi dei combustibili per le auto, vuoi per ragioni di salute. Così il maggior numero di azioni messe in atto per diminuire i pericoli per i ciclisti in strada viene compensato dal crescente numero di persone che sceglie la due ruote per spostarsi. Piuttosto, ora sta emergendo il tema del monopattino: qualche incidente con questi mezzi coinvolti lo rileviamo".

"Il problema maggiore da affrontare è quello della distrazione alla guida, soprattutto quando chi è al volante è pure al cellulare – sottolinea Brighi – Ma le imprudenze vengono commesse anche dai ciclisti. Non si dovrebbe mai pedalare appaiati, per esempio, perché così facendo non si lascia lo spazio alle auto per superare". I dati ufficiali degli incidenti con ciclisti coinvolti sul territorio di Imola parlano di 57 incidenti nel 2019 (anno-base per le statistiche successive, perché precedente agli anni del Covid caratterizzati da una mobilità ridotta), e di 22 rilevati nei primi sei mesi del 2022. Numeri in linea con quanto illustrato dal comandante Brighi. Restando in tema di numeri, gli incidenti in città nel primo semestre di quest’anno sono stati 145 (contro i 133 del primo semestre 2019). A livello metropolitano il trend è analogo. Gli incidenti che hanno toccato le due ruote nel bacino della Città Metropolitana nel 2021 sono stati l’11,4 per cento totale, dato in linea con l’11,6 per cento del 2020. Ma nel 2019 erano stati solo l’8,9 per cento del totale.

"Sono diminuiti i controlli, soprattutto sulla velocità delle auto – rimarca Mauro Sorbi, presidente dell’Osservatorio regionale per l’educazione alla sicurezza stradale – È un discorso che vale per tutti i comuni e anche per Imola, che ha strade di grande scorrimento. Occorre prevenzione, e servono soprattutto i velox mobili, con la pattuglia sul posto, perché quelli fissi hanno ormai perso la propria funzione deterrente: una volta sorpassatili, il piede torna a pigiare sull’acceleratore. Ma è chiaro che i ciclisti devono osservare le regole e che, nello stesso tempo, l’amore per la bicicletta deve essere supportato da una efficace azione istituzionale. I box mobili con il velox possono essere installati senza chiedere il permesso alla prefettura: questo potrebbe agevolare un controllo più puntuale nelle strade a maggiore rischio".

ma. mar.