Formula 1 Imola, il pubblico fuori dal tracciato "Qui sentiamo solo il rombo dei motori"

Dalla curva della Tosa alla Rivazza, grande l’amarezza dei tifosi, tenuti lontani dal Gp: "Non si vede nulla". E oggi scattano nuovi divieti

Tra il 'pubblico' ci si arrangia come si può

Tra il 'pubblico' ci si arrangia come si può

Imola, 1 novembre 2020L’urlo rabbioso dei motori torna a fare da sveglia a migliaia di imolesi. Un giorno dolce-amaro, in cui la città riabbraccia qul sogno chiamato Formula 1, consapevole putroppo, che lo spettacolo resterà al di là del muro di cemento a guardia del Ferrari.

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Aggiornamento Formula 1 Imola 2020, è il giorno del Gp. Gli orari 

Un evento per pochi, anzi per pochissimi, ma centinaia, forse migliaia di appassionati, non si sono rassegnati e hanno affollato le aree verdi, le strade e i punti sopaelevati che circondano l’Autodromo per respirare anche solo un briciolo di aria dal sapore di Formula 1, accontentandosi solo del ruggito delle monoposto. C’è un sole caldo nel giorno delle prove libere e delle qualifiche: il lungofiume si anima sin dalla mattina dalle parti della Tosa, Pasquale Ferrara tira i freni della bici: "Un vero peccato che l’evento si tenga a porte chiuse – commenta –, ma nonostante tutto vedo tanti occhi sorridenti sul volto delle persone, e l’atmosfera è impagabile".

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La festa si è tramutata qualche giorno fa in una doccia gelata per i tanti che mesi fa avevano acquistato i biglietti per godersi il gp. Poco più in là c’è La famiglia di Luca Ravanelli. Con una coppia di amici aveva comprato in tutto sette ingressi: "Era per il compleanno dei nostri bimbi. Ma purtroppo ci hanno rovinato la festa". L’amarezza è grande, per lui e per tanti imolesi testimoni degli anni, delle monoposto solo il rumore. Percorrendo l’esterno del tracciato si arriva fino a via Bergullo. Basta salire poche decine di metri per intravedere uno scorcio della Rivazza, dove i bolidi frenano violentemente. Ecco una tribuna improvvisata: in centinaia si siedono sulle aiuole d’erba oppure assistono allo spettacolo in piedi. Una vera e propria folla, tanto che a un certo punto è costretta a intervenire la polizia locale. Oggi, un’ordinaza emessa dal Comune bloccherà il traffico pedonale e veicolare in alcuni tratti delle vie Tiro a Segno, Cappelli, Tenni, Ghiandolino, Pediano, Nuvolari, Goccianello, Dei Colli e Bergullo (maggiori informazioni sul sito del Comune). Ma non solo, qualcuno "sale sul tetto della chiesa di Croce in campo alta – segnala il leghista Simone Carapia – dov’erano i vigili?"

Torniamo dalle parti della Tosa. In piedi sul guardrail ci sono Paolo Costa e Gian Luca Berti. "Sono molto rattristato – dice – non tanto per i soldi del biglietto andato in fumo, ma soprattutto per essermi perso un appuntamento così importante dopo 14 anni. Dal 1986 al 2006 non mi sono mai fatto mancare un’edizione, e oggi dobbiamo accontentarci solo del rombo dei motori".

Vero pubblico, mai domo e mai sazio di Formula 1. Giovanni e Filippo Micharicopulos vengono da Rimini. Si sono portati dietro una scala per riuscire a vedere qualcosa: gentilmente la prestano anche Mirco Muccioli e Lorenzo Tomei entrambi con una felpa rosso Ferrari. Davanti al ponte di Viale Dante Mirco Pinza, assieme alla sua compagna imita Hamilton in monopattino, mentre Luciano e Lorenzo Carloni si godono una passeggiata col sottofondo delle marmitte scoppiettanti. E’ nella notte però che si è concretizzato il più grande omaggio dei tifosi. Da ieri mattina il volto di Ayrton Senna, fa compagnia a quelli dei piloti della Formula 1 alla curva della Tosa. A sistemare lo striscione gigante un gruppo di appassionati che hanno sfidato un autodromo letteralmente blindato per rendere omaggio al pilota che in tanti raccontano come ‘il più grande di sempre’ e ha lasciato su Imola un segno indelebile, a oggi il più forte di sempre.