Hamilton promuove Imola "Località e pista bellissime"

Le parole del campionissimo della Mercedes dopo le qualifiche di ieri "Non capisco perché non si possano fare più gare in posti così pieni di storia"

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Imola ci è riuscita di nuovo. Ha incantato il dominatore assoluto della Formula 1 degli ultimi anni. "Non capisco perché non si possano fare più gare in questi posti così pieni di storia. La bellezza di questo circuito sta nella località in cui è immerso, non ci sono altre piste così, con il verde intorno. È davvero bellissima questa località", si è lasciato sfuggire ieri Lewis Hamilton, il pilota della Mercedes, nonostante il dispiacere della pole position mancata di un soffio. Parole al miele, non riferite solo al tracciato, che il giorno prima aveva percorso in monopattino, fasciato in un completo fucsia, ma la città intera, dove ieri rimbombava lo stridulo rombo delle power unit. Che abbia visitato la Rocca? Che si sia fatto un giro in centro? Il quesito resta.

Da una città piena di storia, a un tracciato che la storia l’ha fatta, passando per la F1 degli anni ’80, la grande tragedia del 1994, quando in quel nero weekend morirono Roland Ratzenberger e Ayrton Senna, fino ai successi di Schumacher.

"Questo è un circuito bellissimo – aggiunge Hamilton –, puoi spingere la macchina a velocità assurde. Sono grato di essere qui con una macchina che ha prestazioni fantastiche, è stata una bella sfida lì fuori e ci siamo divertiti".

Una preoccupazione in più per il pilota delle frecce nere, che partirà dalla seconda piazza: "Penso che la gara sarà un po’ noiosa – prosegue il campione –. Il rettilineo è piuttosto stretto e non c’è un vero punto di sorpasso. Siamo racchiusi in poco tempo, comunque sarà difficile superare".

Quella che attende gli appassionati sarà una gara ancora una volta segnata dalla supremazia Mercedes? Staremo a vedere, per molti il finale sembra scontato, ma come hanno dimostrato le qualifiche il circuito del Santerno può riservare molte sorprese.

I piloti che lo conoscono ripetono spesso come lo si debba trattare con rispetto: "E’ un attimo finire nella ghiaia". La difficoltà è data dalla grande presenza di saliscendi, curve cieche e discese, tanto che l’Enzo e Dino Ferrari è stato soprannominato ’il piccolo Nurburgring’, in omaggio alla pista tedesca che si snoda tra i boschi tedeschi.

Anche Leclerc si era detto entusiasta: "Adoro questa pista, non hai margine di errore. È emozionante per noi piloti venire a Imola, dove ho guidato nelle categorie inferiori e adesso non vedo l’ora di tornarci. Cerchiamo di confermare quanto fatto vedere in Portogallo".

g. t.