Imola, 4 agosto 2023 – Diversi residenti e imprenditori fontanesi che hanno case e aziende sulla provinciale Casolana, la Sp 33, hanno registrato un video, poi pubblicato su Instagram, per sottolineare che ormai a distanza di ottanta giorni dall’alluvione che ha colpito anche i nostri territori e devastato con decine di frane l’Appennino, la Sp 33 non è ancora riaperta. Anzi, pare non esistano ancora progetti per la sistemazione dell’importante arteria.
Alluvione, i progetti sostenuti con la raccolta fondi del Carlino / Bonaccini: “Chiediamo nuovo incontro a Figliuolo”
“Noi la chiamiamo via della Renana – dice Stefano Colli dell’azienda agrituristica la Taverna, affiancato da Lara Tonelli, titolare del Chiosco 31, Roberto Ronchini dell’azienda agricola La Valle degli Struzzi e da Marco Ronchini, dell’azienda agricola Baia Volpe – Non ci sono fondi e nemmeno progetti, per ora. Noi chiediamo che questa strada, che collega le province di Bologna e Ravenna, venga riaperta, oppure che venga dato a noi il permesso di pulirla e riaprirla".
La Città metropolitana: “Da investire 2 milioni di euro”
Nel frattempo, dalla Città metropolitana, fanno sapere di aver investito 300 mila euro per i primi interventi eseguiti da Esercito e Vigili del Fuoco per le frane dell’alto imolese, di cui 50 mila euro per la sola SP 33, e 750 mila euro l’anticipo per la progettazione del ripristino strade (di cui 50 mila euro per la SP 33). Fondi non sono sufficienti per il ripristino definitivo della strada, che “costerà altri 2,1 milioni di euro. Questa è la cifra che abbiamo inserito fra gli interventi urgenti, da completare entro l’inizio del prossimo inverno, nella ricognizione effettuata nelle settimane scorse dalla Regione e inoltrata al Governo”.
“La situazione della SP 33 a Fontanelice è una di quelle che consideriamo più gravi e urgenti, è una delle quattro del territorio metropolitano in cui abbiamo voluto portare il Commissario alla ricostruzione, generale Figliuolo - spiega Sergio Lo Giudice, Capo di Gabinetto del sindaco metropolitano Matteo Lepore -. I danni di sola competenza della Città metropolitana da ripristinare entro il 2024 ammontano a 142 milioni di euro, di cui 65 milioni per interventi urgenti da concludere entro il 2023.
"Difficile raggiungere le aziende”
I fontanesi si sentono soffocati dalla cancellazione della via della Renana: "Per arrivare nelle nostre aziende – aggiunge Colli – l’unica strada è la salita del cane, cioè lo ‘Strappo di Pantani’: ma è strettissima, con forti pendenze e pericolosissima. Per la sicurezza di tutti, va ripristinata la provinciale 33. Lo facciamo per le aziende, per noi, non possiamo restare fermi".
"Vi chiediamo di darci una mano – aggiungono i protagonisti del video su Instagram – Vi chiediamo un aiuto concreto: condividere questo video con chi ha il potere di intervenire. Noi cittadini, famiglie, titolari di aziende agricole e attività che abbiamo investito tutto su questo meraviglioso territorio, chiediamo a gran voce l’intervento delle autorità".
Il video si chiude con la comparsa, dietro i quattro ‘protagonisti’ di decine di altri residenti della zona, a testimonianza di quanto il problema sia sentito. Il video è stato pubblicato poche ore dopo la visita del commissario alla ricostruzione, generale Figliuolo, che ha fatto tappa a Imola e poi è salito in Vallata, accompagnato dagli esponenti delle amministrazioni comunali della vallata proprio per rendersi conto di persona delle devastazioni provocate dalle alluvioni del 2 e del 16 maggio.
Corsini: “Opera in cima alle nostre priorità”
“Raccogliamo l’appello lanciato alle istituzioni dai cittadini di Fontanelice- afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture, Andrea Corsini -. Voglio rassicurare tutti, per quanto possibile in questa difficilissima situazione, che la Regione sta lavorando insieme alla Città metropolitana di Bologna e alla struttura commissariale del generale Figliuolo per ripristinare il più velocemente possibile la strada provinciale 33. È un’opera in cima alle nostre priorità e appena i fondi stanziati saranno materialmente nelle disponibilità dei territori si potrà partire coi cantieri. Siamo nelle condizioni di procedere in modo spedito non appena avremo le risorse. Non abbandoneremo nessuno”.