di Enrico Agnessi
Dati sostanzialmente positivi, anche se con qualcosina ancora da recuperare sul pre-Covid e una tendenza in peggioramento nell’ultima parte della rilevazione, per il turismo in città nei primi sei mesi del 2023. Da gennaio a giugno, secondo i calcoli della Regione, gli arrivi sotto l’Orologio sono stati in tutto oltre 43mila; dei quali circa 9mila stranieri. Rispetto allo stesso periodo delle scorso anno, l’aumento è sensibile: +23,7%. Se guardiamo però al 2019, c’è ancora un -1,8% da colmare: pesano in particolare i mancati arrivi dall’estero (-21,7%), mentre i turisti italiani che hanno messo piede a Imola tra gennaio e giugno sono già il 5,4% in più di quattro anni fa. Solo segni positivi, invece, per quanto riguarda i pernottamenti complessivi nei primi sei mesi del 2023: tra italiani e stranieri sono stati 106.019, con un +14,5% rispetto allo scorso anno e un +11,3% sul 2019.
Guardando ai dati relativi ai singoli mesi, e in particolare a quelli primaverili, sembra di poter vedere in controluce l’effetto della mancanza di eventi che ha caratterizzato aprile e maggio in Autodromo tra annullamenti e rinvii; nonché un giugno particolarmente scarico per il circuito. E questo soprattutto se paragonato a un 2022 mai così ricco di manifestazioni.
A gennaio, gli arrivi in città sono stati 5.550 (di cui 4.700 italiani), con un aumento del 92,4% sul 2022 e una flessione dell’1,9% sul 2019. Le notti trascorse sul territorio dal totale visitatori sono state 14.134, con un aumento del 50% rispetto allo scorso anno e del 13,4% sul 2019. Numeri molto positivi anche a febbraio: 5.821 arrivi (rispettivamente +50,8% e +9,5% su 2022 e 2019) e 13.644 pernottamenti (+26,4% e 17,7%). Trend simile, ma con numeri assoluti più alti, a marzo: 8.118 turisti arrivati (+43,4% e +6,2%) per un totale di 18.395 pernottamenti (+22,2% e +9,4%).
Poi la crescita, fin qui sbalorditiva, rallenta. E risulta inevitabile, a queste latitudini, metterla in relazione all’attività del circuito. Aprile senza il Gran premio di Formula 1 vale 8.038 arrivi, che sono comunque il 21,7% in più del 2022 (e +2,9% sul 2019). Aumento più contenuto anche nei pernottamenti mensili: sono 20.090, vale a dire +4,6% sullo scorso anno e +27% sul 2019 (prima del ritorno della F1).
Va ancora peggio a maggio, mese caratterizzato come noto dall’alluvione che ha portato anche al rinvio del Gp. Il combinato disposto tra maltempo e assenza di eventi (nel 2022 ci furono Le Mans e Vasco) fa scendere gli arrivi a 7.845 (+2% sul 2022 e -8,9% sul 2019), riduce ancora la crescita dei pernottamenti: 20.472, che vuol dire +3,9% rispetto a un anno prima e +6,1% se si guarda al 2019. La perfomance peggiore la fa registrare però giugno: 7.700 arrivi (-5,2% e -12,7%), per un totale di 19.284 pernottamenti (+4,6% e +0,3%). Un trend da valutare con attenzione in vista dei prossimi mesi.