"I diritti di tutti i bambini non vanno mai calpestati"

Alle Sante Zennaro la prima Giornata della Convenzione internazionale. Il vicesindaco Castellari: "Il pensiero va a chi vive situazioni drammatiche"

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Nella giornata della Ratifica della Convenzione dei Diritti dell’infanzia da parte dell’Italia, avvenuta nel 1991, il comitato Unicef di Bologna, in collaborazione con l’Ic 5 di Imola, il Comune e gli Ic del territorio imolese, ha organizzato la prima edizione della ‘Giornata del fanciullo’ nel parco del complesso Sante Zennaro. Tutti gli alunni delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria del territorio di Imola hanno partecipato, per sensibilizzare adulti e bambini nei confronti dei diritti inalienabili dell’infanzia per una crescita formativa piena e completa al fine di comprendere l’importanza del rispetto del Diritto alla diversità, all’inclusione, al gioco, alla pace, alla serenità e alla crescita armonica dell’intera persona attraverso riflessioni, attività espressive, balli, canti, e momenti di gioco.

"L’idea di questo evento – ha detto la dirigente dell’Ic 5 Adele D’Angelo – ha trovato terreno fertile per dare voce a quanti, in questo preciso momento storico, vedono calpestati i loro diritti. In particolare mi riferisco ai tanti bambini che nelle zone di guerra non vivono momenti di pace e serenità. Inoltre si vuole valorizzare il riconquistato diritto al gioco dopo il periodo di pandemia che ha visto costretti i nostri alunni a non potersi confrontare in momenti di socializzazione e convivialità".

"È stata una bella festa quella che ha ricordato il valore di questa giornata – ha commentato il vicesindaco Fabrizio Castellari, delegato alla scuola – Una festa che ha lanciato due grandi messaggi. Il primo è stato la gioia di ritrovarsi in presenza, dopo due anni segnati dalla pandemia, in cui queste occasioni erano impossibili. Il secondo è un messaggio di pace e amicizia che dalla comunità scolastica imolese, che ha coinvolto cinque istituti comprensivi, gli alunni hanno lanciato, attraverso la musica, la recitazione, la danza e altre forme espressive a tutta la comunità territoriale. Con un pensiero speciale rivolto anche a chi vive situazioni drammatiche: ai bambini e alle bambine nei territori di guerra, dove i diritti non solo non sono rispettati, ma vengono calpestati brutalmente. Vedere questa grande festa di bambini e bambine con le insegne dell’Unicef e i messaggi di pace e amicizia è un motivo di grande speranza per il presente e per il futuro".