
L’Emilia-Romagna mette 18 milioni di euro in più sul fondo per la non autosufficienza. L’aggiunta arriva con la seconda variazione di bilancio dell’anno presentata dall’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano. La variazione, come spiegato dall’Assemblea legislativa, è possibile in seguito all’annullamento, causa l’alluvione dello scorso maggio, del Gran Premio di Formula 1 del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna di Imola per il quale era previsto un finanziamento regionale da cinque milioni di euro, nonché alla sentenza dello scorso marzo "che tutela la Regione nella gestione dei derivati finanziari, sottoscritti da viale Aldo Moro all’inizio degli anni 2002".
Il giudice della causa civile "ha infatti stabilito di esimere la Regione Emilia-Romagna dal dover sopportare gli oneri dei differenziali negativi nei periodi in cui il tasso Euribor avrebbe assunto valori inferiori allo zero e l’obbligo dell’impresa bancaria di corrispondere alla Regione stessa una somma a ristoro del pregresso periodo contrattuale in cui il tasso Euribor ha assunto valore negativo e di altri oneri relativi ai prodotti bancari in questione". A questi si aggiungono altre maggiori entrate e alcune minori spese che portano ad un ammontare complessivo di 23 milioni di euro.
"I 18 milioni destinati al Fondo regionale per la non autosufficienza servono a dare certezza alla programmazione territoriale – ha spiegato in commissione Calvano – mettendo a disposizione, entro l’esercizio finanziario 2023, le risorse necessarie ad avviare tempestivamente la programmazione 2024 per gli interventi finalizzati ad uno sviluppo equilibrato della rete dei servizi del welfare su tutto il territorio regionale".
In assemblea legislativa, era stato l’assessore al Welfare Igor Taruffi a toccare il capitolo dei servizi per i disabili. Il Governo Meloni, ha detto Taruffi, "non solo non aggiunge risorse ma sta tagliando sul fondo nazionale per la disabilità. Se questo è un successo non vorrei essere tra chi lo rivendica". "Oggi- ha aggiunto Taruffi - abbiamo un fondo per la non autosufficienza di 547 milioni, di cui solo 62 vengono dallo Stato". Ma la "cosa più preoccupante – rileva ancora l’assessore – è che non sono state ancora programmate le risorse per finanziare le riforme previste dal Pnrr" in questa materia.