I sapori della nostra tradizione nella cena dell’Accademia

La ‘Tavola del contadino, il cortile, la stalla’ protagonisti di una serata con cinquanta commensali riuniti

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‘La Tavola del Contadino. Il campo, il cortile, la stalla nella cucina della tradizione regionale’. È stato questo il tema della Cena ecumenica della delegazione di Castel San Pietro Terme-Medicina dell’Accademia Italiana della Cucina, l’appuntamento più importante e prestigioso dell’anno, quello che coinvolge tutte le delegazioni del globo.

La squadra castellana ha scelto come location per l’evento l’Arlecchino, ristorante tra i più conosciuti sul territorio, con affaccio sulla via Emilia. Nella veranda esterna recentemente oggetto di un intervento di restyling la storica proprietà, la famiglia Dazzani, ha accolto una cinquantina di accademici, concordando un menù che richiama titolo e traccia dell’ecumenica 2022. Ad aprire la cena sono stati salumi e formaggi del territorio accompagnati dalle immancabili crescentine, poi bis della tradizione come primi piatti: passatelli in brodo e gnocchi al semplice sugo di pomodoro. La finestra sul cortile dell’aia si è poi spalancata per offrire ai commensali il pollo alla cacciatora, mentre in chiusura è arrivato un carrello dei dolci tanto ricco quanto all’insegna della tradizione del territorio, con zuppa inglese, semifreddo al mascarpone e fiordilatte. Per non perdere il filo, si è già svolto l’appuntamento successivo a quello dell’Arlecchino: commensali a tavola al Gastarea di Castello.

c. b.