I sindaci della vallata "Bisogna agire insieme"

La prima cittadina casalese ha consegnato all’esponente del governo un dossier con le richieste dei quattro amministratori dell’area colpita.

I sindaci della vallata  "Bisogna agire insieme"
I sindaci della vallata "Bisogna agire insieme"

La visita del ministro per la Protezione civile Nello Musumeci in vallata ha aperto il dialogo istituzionale per delineare un concreto piano di ripartenza post emergenza. Nella sala polivalente di Borgo Tossignano erano presenti tutte le parti in causa. Dai quattro sindaci della collina imolese al presidente del circondario Marco Panieri. Ma anche la città metropolitana con Matteo Lepore e la Regione col tandem Bonaccini-Priolo. Per il governo, Musumeci a parte, il viceministro Galeazzo Bignami e Fabrizio Curcio numero uno della Protezione civile nazionale. Dopo un toccante video con le immagini della calamità, ha preso parola la prima cittadina casalese Beatrice Poli: "Il maltempo che ha colpito la nostra vallata ha estremizzato una condizione di gestione che già nella sua fase ordinaria ha dello straordinario – ha detto –. Oltre 100 persone sono ancora fuori dalle loro case, un numero importante per la zona. Abbiamo un quadro che spazia dai piccoli smottamenti a interi versanti franati. Questo è il tempo del pensare e dell’agire insieme". Un appello all’unità d’azione. "Davanti all’emergenza ci siamo riscoperti ancora più coesi per superare i confini amministrativi – ha continuato –. Non ci siamo mai tirati indietro con il sostegno prezioso della Regione. Ora, però, serve un piano generale straordinario della collina e delle zone montane per sistemare le nostre infrastrutture fragili e abbattere le difficoltà di comunicazione".

Ma c’è di più. "Difendiamo ogni giorno un territorio che, se in possesso degli strumenti adeguati, è capace di reagire – ha concluso –. Non spegniamo i riflettori sull’emergenza e sulla valle. Chiediamo al governo di ricordarsi di noi". La Poli ha poi dato a Musumeci un dossier con le richieste dei 4 amministratori dell’area colpita. Sul fronte del tessuto economico e imprenditoriale si punta alla predisposizione di un decreto legge speciale con specifici e ampi aiuti ma anche al possibile stanziamento di risorse per ripristinare infrastrutture logistiche, stradali e di sicurezza idraulica. Ma anche la sospensione delle scadenze fiscali, tributarie e contributi per almeno 6 mesi e l’utilizzo del meccanismo del credito d’imposta come avvenuto durante l’emergenza Covid. Prorogare i termini di consegna per beni strumentali relativi al credito d’imposta 4.0 con opzione di sospensione delle rate dei mutui e dei finanziamenti per le aziende per almeno un anno. Risarcimenti adeguati, dilazioni delle scadenze per i lavori legati ai bonus edilizia e il via agli ammortizzatori sociali. Rimodulare i progetti finanziati dal Pnrr per accelerare la messa in sicurezza strutturale del territorio. Non meno importante il già sofferente comparto agricolo che in vallata muove gran parte dell’economia. Tra le richieste i ristori alle aziende colpite, il riconoscimento dei danni alla colture e dei disagi per le attività sospese.