Il caro bollette scuote l’Autodromo "Costi triplicati, ora più rinnovabili"

Minardi (Formula Imola): "La spesa è salita da 130mila a 300mila da inizio anno, serve un cambio di direzione" . Progetto per potenziare i pannelli solari sul museo Checco Costa e arrivare all’autonomia energetica

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di Enrico Agnessi

Non solo famiglie e imprese. Il caro bollette si fa sentire di questi tempi anche in Autodromo, costringendo la struttura a rivedere i propri piani per il futuro in un’ottica di maggiore sostenibilità ambientale ma anche economica. Nonostante una parte dell’impianto intitolato a Enzo e Dino Ferrari possa contare infatti sui pannelli fotovoltaici, la cui produzione viene oggi ceduta, i rincari energetici con i quali ormai da troppi mesi fanno i conti un po’ tutti anche sul territorio non possono lasciare tranquilla Formula Imola. E la costringono a cambiare marcia.

Il bilancio della società che gestisce l’attività del circuito, del resto, è sempre sorvegliato speciale in quanto parliamo di una realtà ormai al 100% pubblica attraverso il controllo di Con.Ami. E dunque chiudere i conti in pareggio è fondamentale per i vertici della Spa. Per questo motivo, a fronte di una spesa in bolletta quasi triplicata da inizio anno, già da alcune settimane si è corso ai ripari progettando un potenziamento dell’impianto fotovoltaico posizionato sul tetto del museo Checco Costa.

"Nei primi sei mesi i costi per l’energia elettrica necessaria a mandare avanti la struttura sono passati da circa 130mila a 300mila euro – osserva Gian Carlo Minardi, presidente di Formula Imola –. Per questo bisogna andare nella direzione dell’autosufficienza attraverso i pannelli fotovoltaici. Quello è il futuro di questo impianto".

In questo senso, a settembre è partita la campagna di raccolta fondi per realizzare il progetto di ammodernamento e potenziamento dell’impianto fotovoltaico dell’Autodromo. Il piano, che consentirà appunto al circuito di rendersi progressivamente autonoma dalla rete elettrica, è portato avanti dalla società Bryo (partecipata da Con.Ami, Sacmi, Cti e Cefla) in collaborazione con Formula Imola e Comune. "L’idea è quella di condividere il progetto con i cittadini – ha spiegato nei giorni scorsi Davide Gavanelli, amministratore delegato di Bryo – , chiedendo loro una partecipazione finanziaria remunerata con un tasso di rendimento molto interessante".

Il progetto verrà realizzato attraverso una raccolta fondi come quella che, a inizio anno, ha caratterizzato i lavori di riqualificazione energetica della Casa residenza anziani Fiorella Baroncini (250mila euro arrivati in poche settimane).

L’impianto esistente in Autodromo ha una potenza totale pari a 297,68 kWp. Verrà mantenuta la potenza totale, ma sarà incrementata la produzione, dal momento che la nuova tecnologia risulta essere più performante. Si stima una produzione di energia annua pari a circa 348,106 Mwhanno. L’impianto a oggi cede tutta l’energia prodotta in rete, ma si sta valutando una valorizzazione che preveda un autoconsumo della stessa di circa il 45%. Con l’energia prodotta sarà così possibile coprire una parte del fabbisogno energetico, consentendo a Formula Imola di rendersi progressivamente autonoma dalla rete elettrica.