Il Covid torna a colpire, muoiono 5 anziani

Le vittime hanno un’età compresa tra 86 e 91 anni. Ma le guarigioni, 170 in due giorni, superano i nuovi casi. Stabili i ricoveri gravi

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di Marco Signorini

"Non dobbiamo abbassare la guardia". È il messaggio più volte ribadito dalle autorità sanitarie ai cittadini e il bollettino odierno diramato dall’Ausl ne è la chiara conferma. Il Covid, infatti, nei giorni scorsi si è portato via altri cinque cittadini che hanno purtroppo perso la loro battaglia. Si tratta di tre cittadini di Castel San Pietro, due donne di 88 anni e un uomo di 87 anni, di una pensionata 91enne di Medicina e di una cittadina di Imola di 86 anni.

Sono invece 104 i casi registrati dall’azienda sanitaria in due giorni: 51 su 471 tamponi totali refertati quelli accertati l’altro giorno (10 di età fino a 14 anni, 5 dai 15 ai 24 anni, 11 tra i 25 e i 44 anni, 18 tra i 45 e i 64 anni e 7 dai 65 anni in poi).

A quota 53 su 410 tamponi totali refertati, quelli confermati ieri: 5 di età fino a 14 anni, 7 dai 15 ai 24 anni, 13 tra i 25 e i 44 anni, 22 tra i 45 e i 64 anni e 6 dai 65 anni in poi.

Dato confortante dalle guarigioni: 168 in due giorni. Scendono così a quota 663 i casi attivi mentre sono 45.693 i casi totali da inizio pandemia.

Restano infine due le persone del Circondario ricoverate in Terapia intensiva mentre la campagna vaccinale continua a vedere i sanitari in prima linea: negli ultimi due giorni sono state vaccinate 239 persone (una prima dose, 5 seconde dosi, 44 terze dosi, 189 quarte dosi).

Dal report settimanale dell’azienda sanitaria emerge invece un lieve calo dei ricoveri che scendono a 16 (-2) con un’età media di 85 anni.

Scendono anche i contagi nelle residenze per anziani (a quota 117, -5 in una settimana) e quelli dei sanitari (18, -7 in sette giorni).

Resta infine molto contenuta (3.619 somministrazioni, 621 prenotazioni su un target di circa 14.000 assistiti) la richiesta di quarte dosi di cui le autorità sanitarie hanno pi volte ribadito l’importanza per grandi anziani e persone fragili.

Proprio per questo è stato previsto l’avvio della chiamata attiva per utenti ancora non prenotati per la quarta dose (telefonate, sms prenotativo, azione di recall da parte dei medici di medicina generale) a cui si aggiunge

una lettera aperta di sensibilizzazione per gli assistiti.

Insomma, la battaglia non è ancora finita.