MATTEO ALVISI
Cronaca

Il Crame riscopre i veicoli da lavoro. La mostra triplica in Autodromo

Come novità ci saranno anche un mini Gp per bambini e un’esposizione di camion e furgoni di un tempo

Il Crame riscopre i veicoli da lavoro. La mostra triplica in Autodromo

Come novità ci saranno anche un mini Gp per bambini e un’esposizione di camion e furgoni di un tempo

Il Crame non si ferma, anzi triplica. Oltre alla mostra-scambio arrivano infatti due nuove iniziative in Autodromo: il mini Gp Unicef per i bambini e un’esposizione di veicoli da lavoro.

L’appuntamento è fra un mese, il 13-14-15 settembre, insieme alle auto, moto, ricambi e oggettistica dedicata che contribuiscono a fare dell’evento uno dei principali appuntamenti a livello internazionale e nazionale. Nel paddock si potrà ammirare pure una mostra dedicata ai veicoli industriali, commerciali e da trasporto d’epoca, mentre per la sola giornata di domenica 15 verrà allestito un percorso dove bambine e bambini, alla guida di automobiline a pedali, potranno vivere l’emozione di un mini gran premio di Imola.

Un piccolo gioco che diventa un vero e proprio Gp, anche se il premio finale sarà uguale per tutti. "L’iniziativa del Crame – spiegano dall’organizzazione – va ben oltre il semplice aspetto ludico e non vuole solo coinvolgere e fare divertire chi si spera possa un domani appassionarsi al motorismo storico e ne possa conoscere il suo grande ruolo culturale, ma che si pone come obiettivo primario quello di raccogliere fondi da devolvere all’Unicef per aiutare e portare un pizzico di serenità ai tanti bambini meno fortunati in tante altre parti del mondo".

Insomma, un mini Gran Premio che oltre a tenere alta la bandiera della solidarietà, offre una ulteriore opportunità di usufruire dell’Autodromo non solo come tempio della velocità, ma anche come spazio di aggregazione e crescita socio-culturale. Le mostre-scambio hanno sempre anteposto l’aspetto commerciale a quello di opportunità per conoscere e approfondire la storia del motorismo e non solo.

Ma qualcosa è cambiato.

"Per trovare il pezzo cercato – commentano dall’organizzazione dell’evento –, spesso ci si sente dire che non serve più andare al mercatino, perché ci sono altri sistemi. In un mondo dove la parola dominante è connessione, la concorrenza è sempre più spietata. È vero che toccare con mano, soprattutto quando si tratta di oggetti molto datati, ha ben altro significato che guardare una foto su uno schermo minuscolo, ma se anche questo non basta a convincere che le opportunità materiali e sotto il profilo umano di una mostra-scambio sono di tutt’altro valore, ecco che tutto questo deve abbinarsi alla valenza culturale. Con camion, motocarri e furgoni destinati al trasporto delle merci che conquistano il palcoscenico si riscopre un mondo che in gran parte non c’è più. In mostra non ci sono le supercar da sogno da milioni di euro, ma appunto i camion che i milioni di chilometri li segnano nel tachigrafo. Alla ribalta ci sono tutti quei mezzi che la gente non sogna e non desidera, ma che grazie al loro impiego hanno trasportato il benessere e le opportunità di crescita del nostro paese".