Il futuro della discarica Comitato all’attacco

‘Vediamoci chiaro’: "Ampliamento certo. Ma noi daremo battaglia". Nel mirino la sopraelevazione e il conferimento di rifiuti per altri 18 mesi.

Il futuro della discarica   Comitato all’attacco

Il futuro della discarica Comitato all’attacco

"Ormai, più che una scommessa, è una certezza: la cordata Bonaccini, Panieri, Hera e Con.Ami ritenterà di portare nei colli imolesi altri 1,5 milioni di tonnellate di rifiuti speciali da tutta Italia, come ha sempre fatto in passato, per i lauti guadagni di pochi speculatori e lo svantaggio (ambientale e sanitario oltre a un deprezzamento immobiliare palese) dei cittadini". È l’affondo firmato dal comitato Vediamoci chiaro, da sempre in prima linea per la definitiva chiusura della discarica Tre Monti, che commenta così la decisione del Consiglio dei ministri di deliberare la "inammissibilità" dell’istanza della Regione che chiedeva appunto al Governo della presidente Giorgia Meloni di esprimersi sul procedimento di valutazione di impatto ambientale del progetto di sopraelevazione del terzo lotto del sito di via Pediano dopo il parere negativo della Soprintendenza.

"Una mossa politica del governo, utile solo a togliersi dall’imbarazzo, che rimette in mano a Bonaccini la questione", ricostruisce il comitato. E aggiunge: "Questi ‘signori’ e l’amministrazione comunale non ci raccontino la favola che si riparte con il conferimento di rifiuti per soli 18 mesi e che si tratterà della sola sopraelevazione. La verità è nelle carte già agli atti: il quarto lotto (il maxi-ampliamento da 1,5 milioni di tonnellate, ndr) a oggi è archiviato temporaneamente per modifiche progettuali. E sarà ripresentato".

Insomma, Vediamoci chiaro è convinto di come andrà a finire. E per questo incalza le istituzioni. "Basta ai giochetti politici di scaricabarile delle responsabilità, basta ai contenuti tecnicamente vuoti e tristi, basta con i conflitti di interesse – avvertono gli ambientalisti –. Ora serve un piano di indagine, un avvio immediato del post mortem e l’avvio di una indagine sanitaria per tutelare e non contare a posteriori malattie, morti o danni ambientali. Inoltre, invitiamo chi di competenza ad accertare un eventuale danno erariale visto il lungo coinvolgimento degli enti pubblici a vantaggio di interessi privati".

Quanto alla Regione, in particolare, alla quale spetta adesso l’ultima parola sulla sopraelevazione, "‘ringraziamo’ il presidente Bonaccini per la tenacia che lo contraddistingue nel volere la discarica Tre Monti sempre più grande – è la sferzata ironica degli ambientalisti –. Siamo sicuri che dirà che è sostenibile e sicura. Come il suo ‘capitolo chiuso’ (riferimento a una dichiarazione fatta dal governatore a inizio 2020 durante la campagna elettorale per le Regionali, ndr). Il comitato ‘Vediamoci chiaro’, però, a tutela della cittadinanza imolese, è sempre pronto a impugnare ogni atto in sede amministrativa e civile per evitare l’approvazione di questo impianto disastroso per il futuro della comunità".