Il futuro dell’Autodromo in una tesi di laurea

Il neo-dottore in Ingegneria civile all’Alma Mater, Ludovico Galli, ha proposto un elaborato sulla sostenibilità del circuito

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Laurearsi in Ingegneria civile con una tesi sulla sostenibilità ambientale dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Protagonista Ludovico Galli, giovane studente di Castiglione dei Pepoli, che nei giorni scorsi ha conseguito l’importante titolo di studio in Progettazione Avanzata di Infrastrutture Viarie M all’Università di Bologna. "Quando mi è stata proposta la tesi sono rimasto subito affascinato dall’argomento – racconta il neolaureato -. Tanta la passione per i motori ed il desiderio di portare il mio contributo ad un contesto così prestigioso come quello del circuito imolese". Con un auspicio. "Spero che il mio lavoro possa portare benefici all’autodromo e a tutta la comunità cittadina per essere ancora più fiero del mio operato – continua -. La tesi è stata sviluppata in collaborazione con il Comune di Imola, presso il quale ho svolto l’attività di tirocinio, e con la struttura dell’impianto sportivo".

Un progetto che ha coinvolto in prima persona anche il docente Andrea Simone e la ricercatrice Elisabetta Palumbo. "L’obiettivo è stato quello di valutare le emissioni dovute alle principali attività motoristiche in programma al circuito romagnolo nel 2020 con particolare attenzione al Gp di F1 – precisa il ragazzo -. Un modo per valutare l’inquinamento che questi appuntamenti generano non solo sulla pista ma anche su tutto il territorio imolese".

Per quanto riguarda il calcolo delle emissioni prodotte dalla realizzazione della tappa iridata del Circus sul Santerno, l’analisi è stata condotta considerando i flussi strettamente connessi alla corsa con una successiva quotazione dell’impatto prodotto dagli spettatori in arrivo ad Imola per assistere alla manifestazione. "Mi auguro che dalla ricerca condotta si possa proseguire nello studio di questi ed altri importanti argomenti", dichiara il professore, e relatore della tesi, Andrea Simone che dirige il Master internazionale di II livello Sustainable and integrated mobility in urban regions. "L’autodromo può offrire tanti spunti di sviluppo interessanti – gli fa eco l’assessora con delega alla pista, Elena Penazzi -. Confermiamo fin d’ora all’Università la nostra disponibilità a continuare la collaborazione per rendere il Ferrari un luogo accessibile ai giovani ed una opportunità di futuro per tanti imolesi".

Sulla stessa lunghezza d’onda la collega Elisa Spada che segue il tema dell’ambiente: "E’ fondamentale poter quantificare l’impatto che hanno gli eventi e quello delle azioni compensative in modo da poterne valutare l’efficacia".

Soddisfatto anche il direttore del circuito, Pietro Benvenuti: "La sostenibilità è uno degli impegni di un progetto più ampio che vuole rendere la nostra struttura sempre più al passo con i tempi". I complimenti a Galli sono arrivati anche da Luigi Di Matteo, ingegnere e membro della Commissione Ambiente e Sostenibilità della FIA.

Mattia Grandi