Il ’Gallo’ ferma il concerto e corre verso il trapianto

In autostrada nella notte da Latina fino al Sant’Orsola per un fegato nuovo. La band: "Tutto andrà alla grande, siamo sicuri, perché lui è un guerriero"

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Il figlio del palco e del rock suonato per una sera ha dovuto salutare quella scena che gli ha praticamente fatto da madre. Claudio Golinelli, o meglio, ’il Gallo’ il bassista di Vasco Rossi, l’altra notte è stato trasportato da Latina all’ospedale Sant’Orsola di Bologna per un delicato intervento di trapianto di fegato (nel 2008 gli era stato diagnosticato un tumore, ndr). Un vero viaggio contro il tempo fatto nella notte: oltre 400 chilometri tutti d’un fiato, scortato dalle forze dell’ordine fino al casello.

In programma c’era un concerto a Priverno, in provincia di Latina, insieme al Gallo Team, ma una telefonata dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna ha stravolto tutti i piani. "Un fegato disponibile", dall’altra parte della cornetta. E’ a quel punto, che il bassista imolese sarebbe stato raggiunto da una gazzella dei carabinieri a Priverno, dove si apprestava ad aprire il festival rock locale insieme ad altri musicisti già sul palco con lui, tra cui Molinari della band di Zucchero, Foschini degli Stadio e Cicci Bagnoli della Steve Roger Band.

I militari giunti sul posto hanno informato il musicista che era atteso d’urgenza presso l’ospedale Sant’Orsola di Bologna. Ieri pomeriggio il rocker è stato operato dall’équipe specializzata. Nel frattempo sono subito seguiti i messaggi di auguri dei fan della band di Vasco Rossi in attesa di aggiornamenti sulle condizioni di salute del Gallo.

E’ stata la stessa band a diffondere la notizia tramite un post sulla propria pagina Facebook: "Vogliamo ringraziare tutto lo staff di Priverno e le forze dell’ordine per la scorta fino in autostrada – scrivono –. Il nostro Gallo ha raggiunto l’ospedale di Bologna per il trapianto del fegato.Siamo sicuri che tutto andrà alla grande perché lui è un guerriero!"

Solo un’altra volta il bassista aveva dovuto abbandonare il palco all’improvviso. In quell’occasione però il Gallo si era sentito davvero male. Era il 2018 quando fu costretto a mollare il colpo durante il ’Vasco Non Stop Live’ a causa di un malore.

Una corsa a perdifiato quella verso l’ospedale di Udine dove era stato ricoverato nel reparto di Terapia intensiva. Da quel momento per il bassista era iniziata una lenta risalita verso una condizione di salute più stabile in attesa dell’importante intervento.

Lo avevamo incontrato tra i corridoi di Montecatone, dove era andato a salutare Sally, una ragazza vittima di un’incidente e sua grande ammiratrice (che tra l’altro porta lo stesso nome di una canzone di Vasco). Poi aveva ricominciato a suonare, anche dopo il lockdown.

Da ieri è arrivato l’augurio di una città intera per il trapianto che aspettava da tempo e che ci si augura possa riportarlo sul palco più forte di prima.

Gabriele Tassi