Il Gran premio cancellato Minardi: "Decisione giusta"

Il presidente di Formula Imola sul Gp annullato: "Spiace per i tifosi, ora lavoriamo per i prossimi mesi". Intanto, l’area dell’Autodromo viene mestamente liberata: si chiudono gli stand, i tir lasciano i paddock.

Il Gran premio cancellato  Minardi: "Decisione giusta"

Il Gran premio cancellato Minardi: "Decisione giusta"

di Enrico Agnessi

Gli stand vengono chiusi, i tir iniziano a lasciare il paddock dell’Autodromo. Gli operai cancellano sconsolati i loghi dello sponsor dalla pista. Per lo smontaggio della ruota panoramica e soprattutto delle tribune, emblemi di una festa che non c’è stata, servirà invece più tempo.

Dopo l’annullamento del Gran premio, Gian Carlo Minardi, presidente di Formula Imola, è tornato nella sua Faenza martoriata dal maltempo. E da lì tiene i contatti con mezzo mondo. "Ho impiegato due ore e mezza l’altra sera per tornare a casa – racconta –. Preferisco lavorare bene da qui che perdere ancora tempo in strada. Ma quello che sta accadendo nella mia città neanche le immagini riescono a descriverlo fino in fondo".

Presidente Minardi, all’indomani della decisione di cancellare la gara del fine settimana è più il dispiacere o la consapevolezza di aver fatto la scelta migliore?

"La convinzione di aver preso la decisione giusta in maniera unanime. La gente forse non se ne rende conto, ma un evento così sposta 6mila persone solo di addetti ai lavori. Era doveroso fermarsi, perché non è vero che lo spettacolo deve sempre andare avanti. Dispiace per i tifosi e per la squadra, che ha operato benissimo negli ultimi sette mesi, come ha dimostrato l’evacuazione fatta in tempi celeri non appena ce n’è stato bisogno. Già oggi il paddock 2 era di nuovo agibile, a dimostrazione di quanto si lavori bene in Autodromo".

Un’utopia sfruttare quella piccola finestra nel calendario della F1, a inizio agosto, per recuperare la gara?

"Impossibile. Quello è un periodo intoccabile per le ferie di chi lavora nel Circus. Quest’anno ormai è andata così..."

Se ne riparla nel 2024, allora. La fa ben sperare l’unità di intenti emersa in questi giorni per tenere la gara anche nel 2026?

"Siamo già tutti al lavoro per quello. Sì, ho notato anch’io la coesione tra i vari attori istituzionali coinvolti. E per questo sono ottimista".

Nel frattempo, Aci dovrà rimborsare i biglietti di quest’anno...

"I tifosi devono stare tranquilli. Quelli che hanno acquistato il tagliando sul circuito Ticketone potranno decidere se convertire il titolo di ingresso con uno per il 2024 o avere indietro i soldi del biglietto. I rimborsi ci furono anche nel 2020, quando venne accontentato anche chi mandò la richiesta fuori tempo massimo. Spero comunque che siano in tanti a prenotare già da adesso il loro posto, evitando eventuali rincari, per il Gran premio del 2024".

Intanto però la stagione dell’Autodromo perde il suo evento più importante…

"Ora ci concentriamo sulla Superbike. Si può perdere una manifestazione, di fronte al dramma e alla sofferenza di tante persone. Ma lavoriamo per andare avanti al meglio nei prossimi mesi. Non vogliamo fare brutte figure nella stagione del 70esimo anniversario dell’Autodromo".