"Sapevamo da mesi della cancellazione di Imola, ma sarà anche la prima opzione in caso di annullamento di una qualsiasi gara. Fermo restando che stiamo lavorando per poter dare una presenza alternata nel calendario della F1". Il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, è intervenuto ieri sull’esclusione del Gp di Imola dal Circus nel 2026.
"Sono molto dispiaciuto – ha commentato invece Giovanni Malagò, presidente Coni –. Imola ha fatto benissimo con numeri importanti, un’organizzazione eccellente e mi auguro ci siano i presupposti per quelle dinamiche di rotazione che già avvengono in altri Paesi e che quello che oggi è lo stare fuori consentirà di rientrare in futuro perché penso se lo meriti. È un’anomalia avere un Paese con due Gp, soprattutto in un contesto geo-politico in cui ci sono tante nazioni che si sono prepotentemente e con mezzo finanziari importanti rese super interessate a ospitare la F1".
Tra i più delusi, alla notizia che Imola resterà fuori dal Circus nel 2026, ci sono i titolari delle strutture ricettive del territorio. "È una grossa perdita, sia dal punto di vista economico che di immagine – osserva il presidente di Federalberghi Bologna, Celso De Scrilli –. Imola è un Gran premio da 250mila persone. Pochi altri circuiti possono garantire quei numeri. Purtroppo si guarda ad altre cose. Bisogna tirare fuori dei soldi: la Regione e il governo lavorino insieme per poter riportare il Gp a Imola".
Proprio dall’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna è arrivata ieri la richiesta, con una risoluzione rivolta alla Giunta regionale e firmata da Fabrizio Castellari e Paolo Calvano del Pd e da Vincenzo Paldino dei Civici con de Pascale di "lavorare per riportare la F1 a Imola". I tre consiglieri, in particolare, sollecitano il Governo "convocare un tavolo istituzionale".