di Francesca Pradelli
Novità in tema di carburanti. A partire dall’inizio d’agosto, infatti, i i prezzi medi dei carburanti devono obbligatoriamente essere esposti dagli impianti di distribuzione nel territorio italiano. Questo obbligo, imposto dal governo attraverso un provvedimento approvato a gennaio, nasce con l’obiettivo di favorire la trasparenza sui prezzi al consumatore.
La curiosità ci ha quindi spinto a chiedere a cittadini e gestori delle stazioni di servizio imolesi cosa pensassero di questa novità. All’impianto di distribuzione ‘Eni Station’ situato in via Selice, Luca Rebeggiani ha dato un’opinione positiva. Si è però mostrato scettico sulla trasparenza che il progetto vorrebbe incentivare: "È certamente una buona pensata, però secondo me non si realizza a pieno con un cartello che tiene d’occhio i prezzi".
Parere opposto è quello invece di Antonio Ussia, anche lui presente al distributore in qualità di cliente: "Trovo sia una mossa alquanto inutile", sostiene: "Secondo me – spiega – bisognerebbe orientarsi verso un altro tipo di aiuto per il consumatore, come può avvenire per esempio con l’eliminazione di alcune accise". Il giovane quindi ritiene più opportune altre modalità di intervento in soccorso del cittadino dinnanzi all’aumento dei prezzi del carburante.
Sul fronte dei pareri dei lavoratori, Giovanni Pompei, proprietario dell’‘Eni Station’, ha perplessità su questa nuova modalità: "Quello che non mi convince – argomenta – è il fatto che il prezzo medio definito dal gestore varia di giorno in giorno. Questo, secondo me, è confusionario, non solo per noi, ma soprattutto per l’utenza. Un giorno un cliente vede un prezzo, il giorno dopo ne vede un altro e non capisce più nulla".
Le sue parole sono in parte condivise da Nico Manara, proprietario dell’impianto di carburante Tamoil in via 1° Maggio: "Indubbiamente il consumatore è più aggiornato e consapevole, e questo è senz’altro positivo – dice – Però, al tempo stesso, questo continuo variare del dato del prezzo medio, che non dipende da noi, ma dal gestore, è secondo me più sinonimo di disordine che di chiarezza".
In particolare, quello che non sembra convincere i consumatori è soprattutto il fatto che il prezzo medio giornaliero fosse già facilmente reperibile e conoscibile attraverso la consultazione del sito internet del Ministero. Lo racconta soprattutto Anna Tigrini, titolare della stazione di servizio ‘Santandrea Carlo’, sulla strada Montanara nel quartiere Pedagna:. "Non ha tanto senso. Alla fine basta entrare sul sito, cercare per regione e si hanno tutte le informazioni del caso. In un certo senso, la trasparenza c’era già prima attraverso Internet".
Poca chiarezza, secondo lei, anche sulle modalità da seguire per scegliere il posto adatto al cartello di informazione del prezzo medio: "Noi dobbiamo metterlo vicino agli uffici, ma questo non era affatto comprensibile. Inoltre, trovo assurdo il fatto che questa modalità d’uso valga soltanto per il self service", sostiene ancora. La sua opinione è condivisa dall’automobilista Elena Tarroni, presente al distributore per fare il pieno: "Lo dico da utente: per me non cambia niente. Il modo per conoscere il prezzo era possibile anche prima. Trovo tutto questo non molto sensato".