
di Enrico Agnessi
Al Gran premio di Formula 1, evento clou della stagione 2023 dell’Autodromo, mancano oltre due mesi e mezzo. Ma l’Enzo e Dino Ferrari, in queste settimane, è già un enorme cantiere. Mentre lungo la pista ci si concentra, ormai da tempo, sul rifacimento dei cordoli, nel paddock si costruisce la nuova passerella pedonale. Poche centinaia di metri più avanti, sulla tribuna ecologica della Tosa, si lavora invece per ripristinare l’area abbandonata dal 2006.
Eccezion fatta per la sistemazione dei bordi del tracciato, di competenza di Formula Imola, le operazioni sono affidate al Con.Ami.
Il Consorzio dei 23 Comuni, socio unico della società di gestione del circuito, ha appaltato la realizzazione della struttura di collegamento sopra la zona box al Consorzio stabile Acreide (Zola Predosa), che come esecutrice ha designato la consorziata Sirimed di Catania. Il rilancio dell’area verde a due passi dalla tribuna in cemento della Tosa è invece stato affidato alla ditta imolese Zini Elio.
La parola d’ordine, in entrambi i casi, è semplice: accelerare. I lavori sono infatti stati richiesti a gran voce dalla Formula One Group, società controllata da Liberty media, guidata dall’imolese Stefano Domenicali, proprietaria del Circus. Il motivo? Imola, così come gli altri storici circuiti europei, deve cercare di tenere quanto più possibile il passo con i nuovi impianti ultramoderni. E almeno per quanto riguarda l’accoglienza degli ospiti, in particolare quelli vip, non può sbagliare.
In questo senso vanno dunque letti i cantieri che, al di là dell’appuntamento con la Formula 1, torneranno buoni anche per il resto della stagione. Il più avanti, come avanzamento dei lavori, sembra quello per la costruzione del lungo asse di cemento, simile a quello presente in zona fino al 2006, destinato a far muovere il pubblico sulla terrazza in maniera più agile. E cioè transitando dalla zona della sala stampa a quella della direzione di gara senza passare dal paddock. Un investimento importante, da oltre 2,5 milioni, che assume un peso ancora maggiore se si pensa che si tratta sempre di soldi pubblici.
Ancora più rilevante è poi il progetto per la tribuna ecologica della Tosa. Il progetto di "manutenzione straordinaria e riqualificazione" del Con.Ami prevede un quadro economico aggiornato di 3,7 milioni di euro più Iva, al netto ovviamente degli eventuali ribassi di gara.
Per ora, ci si è limitati a stanziarne circa 150mila per opere "urgenti di messa in sicurezza" di una porzione dell’area rimasta chiusa anche nell’ultimo dei tre Gp (l’unico a porte aperte) della nuova epoca della F1 a Imola, iniziata nel 2020. Non è ancora chiaro quanti posti a sedere, sui 9mila iniziali, verranno effettivamente recuperati. Si era parlato di un terzo del totale, ma in questi giorni il presidente di Formula Imola, Gian Carlo Minardi, ha alzato l’asticella a "sette o ottomila".