Il ritorno della Mora alla Carrera: "Ripartiamo per costruire il futuro"

Castel San Pietro, il team più vincente scenderà in pista dopo un anno sabbatico puntando sui giovanissimi e la linea verde. Tante scelte da operare: "Il tempo non è tanto ma puntiamo a essere competitivi da subito".

Il ritorno della Mora alla Carrera: "Ripartiamo per costruire il futuro"

. Le squadre ’La Mora’ (che torna dopo una pausa di un anno) e ’Black Jack’, che ha corso anche l’anno scorso, fotografate assieme

Castel San Pietro Terme (Bologna), 13 agosto 2024 – Servisse uno slogan per lanciare il ritorno, non ci sarebbero dubbi: il futuro è adesso. La Mora che riprende il suo posto in griglia nella settantesima edizione della Carrera rappresenta senza ombra di dubbio uno dei piatti più succulenti dell’edizione 2024.

Il team più vincente di sempre che dopo un anno sabbatico torna protagonista e lo fa con due team, ma soprattutto con una filosofia ben precisa e molto distante dal passato: la linea green. Si, la linea verde, perché la Mora punterà proprio, sia nella macchinina che porta lo storico nome che nel Black Jack già visto in gara lo scorso anno, su atleti giovanissimi, con un obiettivo molto chiaro che il responsabile del team Matteo Mingotti mette così a fuoco: "Ripartiamo per costruirci un futuro che, negli auspici, è naturalmente quello di tornare un giorno ad aprire quel ciclo che ci ha contraddistinti nei decenni".

Il ciclo dei vincenti, per capirci, perché prima con la Nera e poi con la Mora, gli ‘all black’ sono stati di gran lunga il team più vittorioso della settantennale storia della Carrera. L’importante, raccomanda Mingotti, sarà avere un p’ di pazienza. "Lo diciamo senza ombra di dubbio, è chiaro che quest’anno i favoriti sono altri. Noi vogliamo prima di tutto gettare le basi per il futuro del team e per questo la nostra squadra sarà tutta composta da ragazzi molto giovani, poi certo, se possibile cercheremo già da quest’anno di dare un po’ di fastidio agli altri team".

Le scelte da operare non saranno semplicissime, premette Mingotti. "Ovviamente il tempo non è tanto, avremo due macchinine senz’altro valide, una è la ‘storica’ Mora, una, la Black Jack, una macchinina completamente nuova, però appunto le settimane che mancano a prove ufficiali e gara sono poche, non sufficienti per trovare l’assetto perfetto che invece calibreremmo per il prossimo anno. L’unica cosa che possiamo assicurare è che faremo tutti i passi necessari per essere il più competitivi possibili, da subito".

La scelta degli uomini delle due macchinine sarà semplice. "I più veloci saranno sulla Mora, gli altri sul Black Jack. L’anno scorso quest’ultima macchinina ci ha dato enormi soddisfazioni, i ragazzi sono stati eccezionali con un mezzo non certo straordinario. Significa che c’è ‘materiale’ su cui lavorare, e questo grazie agli uomini che spingono ma anche a quelli che in officina hanno fatto per mesi le due di notte per costruire i due mezzi e arrivare il più pronti possibile all’appuntamento di settembre".

Claudio Bolognesi