Il rock made in Imola sbarca a Sanremo

I No Dimora conquistano l’accesso alla finale che si terrà in settembre nella città dei fiori. "Un bel riconoscimento dopo tanta gavetta"

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di Mattia Grandi

Il palco del teatro Ariston di Sanremo è roba da far tremare le gambe a chiunque. La storia della musica italiana, e non solo, è passata dalla splendida location della città dei fiori che, dal 7 al 12 settembre prossimi, incrocerà anche il destino di Erik Addis e dei No Dimora.

La rock band imolese, infatti, si è aggiudicata proprio in questi giorni il pass d’accesso per le prestigiose sale che ospiteranno le selezioni nazionali della 34ª edizione di Sanremo Rock & Trend Festival.

Erik Addis, fondatore, voce e leader della band, racconta come è maturato questo importante risultato.

"E’ cominciato tutto per scherzo con l’invio di un nostro brano per la fase di preselezione del noto concorso nazionale. Successivamente c’è stata una bella scrematura di partecipanti, poi l’appuntamento con la finale regionale".

Dove vi siete piazzati sul podio.

"Otto i gruppi presenti al circolo Arci di San Lazzaro. Abbiamo centrato il podio utile a materializzare un bel viaggio in Liguria di fine estate".

Una soddisfazione mica da poco.

"Già, dopo tanti anni di dura gavetta, arriva il riconoscimento alla nostra produzione artistica. Ora, insieme ai miei cinque compagni di viaggio Christian Martelli, Stefano Sartori, Emanuele Loverde, Massimo Marchetti e Luca Camorani siamo nel vortice delle varie pianificazioni feriali per incastrare al meglio le date evitando sovrapposizioni".

Si riesce a dormire la notte pensando all’Ariston?

"Sono una persona pacata e, al di là della normale felicità per la grande opportunità, la musica resta per me un gioco ed un divertimento. Una cosa che mi fa stare bene".

Una passione che parte da lontano.

"Da quando, piccolissimo, giravo per la casa con le cuffie dello stereo in testa. Come spesso accade, ascoltando i dischi di mio padre. Dagli immortali Pink Floyd a Neil Young passando per i giganti del cantautorato nazionale come De Andrè e De Gregori".

Lei è l’autore dei brani dei No Dimora che propongono sonorità rock con cantato in italiano. Si ispira a qualche artista nostrano in particolare?

"Sono soprattutto l’unico membro rimasto del nucleo originario del gruppo. Ligabue, con quel mio timbro vocale che in parte lo ricorda, e i Negrita tra i miei principali modelli".

Dopo la lunga sosta pandemica, la musica torna a respirare. Come avete vissuto quel delicato frangente?

"Con gli altri ragazzi non ci siamo visti per un bel pezzo anche perché, palco a parte, non ci frequentiamo troppo nella quotidianità. Io mi sono concentrato sulla fase di scrittura perché a settembre uscirà anche Avanti, quarto album di inediti".

Cosa aspettarci?

"Otto brani di vita vissuta e raccontata. Fino al 31 agosto è attiva anche una campagna crowdfunding per sostenere il progetto sul portale www.produzionidalbasso.com".

Nessun concerto estivo?

"Dedicheremo anima e corpo alla realizzazione del nuovo disco. Sarà un’estate ancora altalenante per la musica dal vivo con queste normative non del tutto chiare. Meglio concentrarci sul lavoro in studio per poi riaggiornare il calendario live dopo l’avventura a Sanremo Rock".

Per dare un’occhiata o ascoltare la discografia dei No Dimora?

"Siamo attivi sulle principali piattaforme social e su tutti i contenitori di ascolto e download digitali".