Il sindaco Panieri "Troppe zone escluse dal decreto aiuti Il Governo intervenga"

Lettera del primo cittadino inviata a Regione e Protezione civile "Occorre inserire anche gli interi territori di Castel San Pietro, Dozza,. Castel Guelfo e Medicina, oltre ad altre aree one della città di Imola".

Il sindaco Panieri   "Troppe zone escluse  dal decreto aiuti   Il Governo intervenga"

Il sindaco Panieri "Troppe zone escluse dal decreto aiuti Il Governo intervenga"

Intervenire nei confronti del Governo perché vengano inseriti nell’elenco dei territori alluvionati, contenuto dal decreto Aiuti varato dall’esecutivo lo scorso 1° giugno, anche zone escluse dal provvedimento. Aree che, allo stato attuale, non risultano destinatarie di contributi e agevolazioni tra cui sospensione dei termini in materia di adempimenti e versamenti tributari e contributivi, l’accesso alle specifiche misure di integrazione al reddito e quella alle indennità di sostegno al reddito dei lavoratori autonomi. È la richiesta che il sindaco metropolitano Matteo Lepore e il primo cittadino imolese Marco Panieri, quest’ultimo in qualità di presidente del Circondario, hanno messo nero su bianco ieri in una lettera inviata a Regione e Protezione civile.

In particolare, per quanto riguarda il circondario, si chiede che venga inserito nella lista l’intero territorio di Castel Guelfo, mentre al momento il decreto indica solo la parte Ovest del paese.

Istanza analoga per Castel San Pietro Terme: il provvedimento comprende solo il parco Lungo Sillaro e le frazioni di Gaiana e Montecalderaro, Molinonovo e Gallo Bolognese, mentre l’obiettivo è di far rientrare nell’elenco tutto il territorio comunale castellano.

Idem per quanto riguarda Dozza e Medicina, con quest’ultima che allo stato attuale delle cose viene considerata alluvionata solo per quanto riguarda le frazioni di Villa Fontana, Sant’Antonio, Portonovo, Fiorentina, Buda, Fossatone, Crocetta, Fantuzza, Ganzanigo, San Martino, Via Nuova.

Anche a Imola si allarga la lista delle zone che Circondario e Città metropolitana chiedono al Governo di sostenere. Nel decreto erano già presenti San Prospero, Giardino, Spazzate Sassatelli, Sasso Morelli, Montecatone, Ponticelli, Pieve di Sant’Andrea, Sesto Imolese, Ponte Massa, Tre Monti, Autodromo e Codrignanese. Gli amministratori locali domandano l’inserimento nella lista dei territori alluvionati anche Casola Canina, San Vitale, Ghiandolino, zona Lungofiume (vie Graziadei e Tiro a Segno e più in generale i quartieri Colombarina e Campanella) e Linaro.

Nessun problema invece per Mordano e per i quattro comuni della Vallata del Santerno, i cui confini erano già stati inseriti dal Governo, su richiesta della Regione, nella lista dei territori colpiti dall’emergenza.

"Quell’elenco contiene una fotografia delle prime zone colpite dai danni che nei giorni immediatamente successivi all’inizio dell’emergenza è stata superata dal profilarsi di nuove criticità, sia in termini di allagamenti che di eventi franosi – spiega Lepore nella lettera –. In quei giorni ci era stato riferito che l’elenco andava considerato provvisorio e sarebbe stato possibile integrarlo. Dal momento che l’allegato approvato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale non contiene modifiche rispetto al testo circolato, sono a esplicitare la richiesta di tenere conto delle ulteriori indicazioni dei sindaci". Le previsioni destinate solo a chi è compreso in quell’elenco sono molto significative. "Per questo – conclude Lepore - occorre colmare questa lacuna al più presto".

Marco Pirncipini