"Bene l’inserimento di ulteriori aree come richiesto dai sindaci, ma oltre ad arrivare tardi il Governo dimentica anche un pezzo di territorio". Il sindaco Marco Panieri commenta così l’ampliamento della lista delle zone alluvionate che il ministero per la Protezione civile, Nello Musumeci, è pronto a ratificare sulla base delle indicazioni arrivate dal commissario alla ricostruzione, Francesco Paolo Figliuolo.
Il riferimento è all’esclusione dall’elenco, che consente di poter beneficiare di misure di sostegno quali sgravi e agevolazioni tributari, della frazione imolese di Zello. Si tratta di un territorio che il Comune aveva chiesto di classificare come alluvionato a inizio agosto, dopo che a Roma era già stata inviata una lista seguita poi da alcune integrazioni.
"Dispiace che dopo cinque mesi siamo ancora qui a parlare di zone invece che a dare risposte a tutti per il 100% dei danni subiti – osserva il sindaco Panieri –. Con molto rammarico vedo che c’è chi dice di essere vicino a famiglie e imprese (Nicolas Vacchi di Fratelli d’Italia, ndr), ma Zello non è stata inserita tra le aree alluvionate".
Eppure il Comune assicura di essersi mosso già da tempo in tal senso. "È stata avanzata una richiesta il 1° agosto, quando Figliuolo è arrivato a Imola – ricostruisce il primo cittadino –. La cosa è stata poi sollecitata prima con una lettera alla struttura commissariale e infine attraverso un sopralluogo. Parliamo di un’area importante, nella quale sono state danneggiate cave e terreni agricoli".
A seguito l’aggiornamento dell’elenco ministeriale, a Imola verranno presto considerate alluvionate anche le frazioni Casola Canina, San Vitale, Ghiandolino, Linaro e le vie Tiro a segno e Graziadei. Tali aree si aggiungono a quelle, in lista già dall’inizio, di San Prospero, Giardino, Spazzate Sassateli, Sasso Morelli, Montecatone, Ponticelli, Pieve di Santandrea, Sesto lmolese, Ponte Massa, Tre Monti, Autodromo – Codrignanese.
A Dozza, dopo l’iniziale inserimento del capoluogo, vengono ora aggiunte, per quanto riguarda Toscanella, anche le zone Rio sabbioso; centro storico; via Santa Anastasia; via Casetta Molino. Buone notizie anche per Medicina che, ottenuta già da tempo l’inclusione delle frazioni comunali nell’elenco delle zone rosse, adesso registra pure quella delle aree San Carlo, Pasi, via Fava e centro storico. Detto che Vallata del Santerno e Mordano erano già considerate per intero alluvionate, da sottolineare il ‘no’ di Figliuolo alla richiesta di ampliamento a tutto il territorio comunale avanzata da Castel San Pietro Terme, dove vengono considerate zone rosse solo il parco Lungo Sillaro e le frazioni di Gaiana e Montecalderaro, Molinonovo e Gallo Bolognese. Castel Guelfo aveva invece già rinunciato all’istanza di allargamento.
"Per quanto riguarda Zello, scriveremo di nuovo alla struttura commissariale – annuncia il sindaco Panieri –. Il Governo ha accusato noi sindaci di non saper fare il nostro lavoro, ma oggi seppur con qualche dimenticanza ci dà ragione. E inserisce nell’elenco le aree che avevamo indicato. Sono soddisfatto dell’allargamento, ma è un aiuto minimo. Serve sostegno vero al territorio".