di Enrico Agnessi
Sette ore di musica live, con tanti artisti della scena rap e trap italiana (Sfera Ebbasta, Luchè e Shiva su tutti) che saliranno sullo stesso palco per beneficenza. E il ricavato dei biglietti devoluto all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna. "Imola summer sound per la Romagna sarà uno spettacolo unico", assicura Maurizio Salvadori, numero uno di Trident, produttore e organizzatore dell’evento pro alluvionati di sabato 29 luglio in Autodromo (inizio show alle 17.30, cancelli aperti dalle 16) del quale Qn - Quotidiano nazionale è media partner.
Salvadori, allo show manca poco più di una settimana. Quali sono le aspettative?
"È il primo appuntamento di questo tipo per la musica urban, si tratta di una cosa abbastanza singolare. Sappiamo tutti che questi artisti, un po’ per i loro atteggiamenti e i testi borderline, un po’ per la loro apparente superficialità, sono poco considerati dal punto di vista della solidarietà. E invece si sono uniti dimostrando una particolare sensibilità, rinunciando ai compensi previsti per lo show inizialmente in programma il 7 luglio e trasformandolo in un evento benefico".
Com’è nata l’idea?
"Dagli artisti stessi. Hanno subito manifestato i loro dubbi sull’opportunità di esibirsi dopo l’alluvione facendo finta che nulla fosse accaduto. Sono rimasti colpiti in particolare dal volontariato di quello che considerano il loro pubblico, i giovani nella fascia 14-24 anni".
Quanti spettatori sono previsti?
"Oltre 10mila. Le prevendite sono poco indicative per questo tipo di spettacolo, ma le aspettative sono buone".
Ci saranno treni speciali alla fine del concerto?
"Sì, due verso Bologna e uno per Pesaro".
Lei è impegnato da tempo anche nel mondo del motorsport. Che ne pensa dell’abbinamento, sperimentato di recente a Imola con lo show dei Placebo durante la Superbike, tra concerti ed eventi a due e quattro quote?
"È una cosa sempre più frequente, specialmente nella Formula 1. Una formula vincente che deriva dalla volontà di Stefano Domenicali, guida del Circus. Quando l’ho incontrato l’ultima volta, lo scorso anno, mi disse di non voler più tempi morti durante i Gran premi. E mi sembra una gran cosa".
Collaborerà con l’Autodromo di Imola anche in futuro?
"Da parte mia la volontà c’è, ma servono artisti adatti a questo tipo di location. Conosco il presidente Minardi da tempo immemorabile. E i rapporti con il Comune sono ottimi. Se ci sarà ancora l’occasione di lavorare insieme, sarà un piacere farlo".