
È lunga, e in continua evoluzione, la lista dei danni causati dal maltempo nel circondario. A Castel del Rio il cedimento della strada comunale del Sesdetto, inghiottita dal rio sottostante, ha reso irraggiungibili tanti immobili di servizio legati alle lavorazioni nei castagneti. Una zona nota anche per la presenza di diversi accumuli di acqua potabile gestiti da Hera. Impressionante, poi, il colpo d’occhio della cascata di Moraduccio, tra le oasi naturali bagnate dal Santerno più frequentate durante l’estate dai turisti: il timore è che la massa d’acqua a getto con la sua forza possa aver ridisegnato le geometrie dell’affascinante parete rocciosa. Semprea a Castel del Rio, è stato sgomberato il cumulo di terra precipitato in via Chiesuola, si sono monitorate altre fratture minori su piccole arterie limitrofe.
A Medicina, a causa della rottura in due punti del torrente Gaiana, sono state evacuate 23 persone, ora al centro Ca’ Nova. Altre dieci hanno lasciato le proprie case in via Olmo. Confermata la chiusura del ponte di via Massarolo, dell’Idice a Sant’Antonio, del Sillaro a Portonovo e della Trasversale di pianura a da via San Salvatore alla rotonda di Villa Fontana. Il sindaco Matteo Montanari ha avuto parole di ringraziamento per le forze dell’ordine, i volontari e i cittadini "che stanno collaborando con pazienza. Stiamo lavorando per poter aprire al più presto tutte le vie di comunicazione".
A Borgo Tossignano i disagi hanno riguardato soprattutto le porzioni più sopraelevate dei confini comunali come Campiuno, Siepi e Monte Battaglia con la conferma delle limitazioni al traffico veicolare. In via Siepi di San Giovanni ordinanza di inagibilità per una casa: evacuate quattro famiglie che hanno trovato ricovero da amici e parenti. Questa mattina le sale del municipio borghigiano diventeranno la sede del nuovo Centro di Coordinamento Sovracomunale di Protezione Civile per l’intera valle.
Quadro da bollino rosso a Casalfiumanese. Il crollo, avvenuto intorno alle 16 di ieri, di una parte di via Macerato nell’omonimo rio è stata l’istantanea di un pomeriggio d’inferno. Praticamente una mazzata per le speranze di collegamento con l’isolata frazione di Carseggio e per quelle quaranta persone lontane da oltre un giorno dalle proprie abitazioni aggrappate agli auspici di un tempestivo ripristino del guado sul Santerno: ora l’acqua appare in ritirata. Ancora chiuse, e in alcuni tratti anche per i residenti, le vie Maddalena, Valsellustra, Croara e Gesso. Due frane anche a Dozza: una in via Circonvallazione e l’altra in via Monte del Re. Dalla collina alla pianura. Sospiro di sollievo per Mordano e Castel Guelfo. Nel Mordanese, tolta la limitazione al traffico precauzionale in via Buttacece, si è registrata soltanto l’inagibilità di un intero piano di un alloggio Erp a causa di un vistoso buco nel tetto. Rientrato l’allarme per l’osservato speciale Canalazzo, e per gli scantinati dell’abitato, l’area guelfese è tornata alla normalità con la riapertura odierna delle scuole. Da valutare i danni ai campi coltivati in località Bettola.
Mattia Grandi