Il vento fa strage di alberi: danni e paura

Raffiche oltre gli ottanta chilometri orari, sferzate Osservanza e Acque Minerali. Tetti pericolanti, decine di telefonate ai vigili del fuoco

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di Marco Signorini

Raffiche fino a 85 chilometri orari in città, oltre i cento in Vallata. Sono continuati anche ieri i disagi causati dal forte vento dai quadranti meridionali che sta interessando il nostro territorio dal pomeriggio di giovedì. Le forti raffiche, che in serata hanno cambiato direzione con provenienza da est, hanno provocato la caduta di molti rami e, in alcuni casi, di interi alberi. Nello specifico, il vento forte ha abbattuto due alberi all’interno del parco delle Acque Minerali, due nell’area lungofiume, uno nelle vicinanze delle recinzioni esterne dell’autodromo, all’altezza della curva Villeneuve, due all’interno del Bosco della Frattona e uno nel parco dell’Osservanza, mentre l’altro giorno sono caduti un albero al Parco Europa, a Zolino ed un altro al Golf Club sempre di Zolino. "Va ricordato che all’interno del parco dell’Osservanza tutti gli alberi in condizioni di precarietà e rischio di crollo sono stati eliminati nel corso delle verifiche effettuate in precedenza – spiegano dal Comune –. Si tratta di una caduta del tutto inattesa e di un esemplare che appartiene a una specie montana che mal si adatta ai nostri climi".

Oltre 35 gli interventi dei vigili del fuoco in meno di una giornata con tante telefonate da parte dei cittadini per tetti o cornicioni pericolanti. "I forti venti – conferma il climatologo Fausto Ravaldi – sono stati causati da una notevole differenza di pressione tra il Nord dell’Africa e l’Europa settentrionale con il nostro Paese che si è trovato praticamente in mezzo alle due giganti figure meteorologiche. Le vallate dei fiumi del nostro territorio hanno poi amplificato ulteriormente gli effetti".

Ma le grandi piogge d’Europa resteranno purtroppo ancora lontane dal nostro territorio, già in sofferenza idrica. "Purtroppo – conferma Ravaldi – è così. Ci attende infatti un inizio settimana all’insegna del bel tempo e, all’orizzonte, non si intravedono sistemi perturbati in grado di porre fine alla siccità. In una situazione come quella attuale i 30 millimetri di pioggia caduti l’altra settimana sono davvero poca cosa". E se le cose non dovessero cambiare entro maggio c’è da preoccuparsi ancora di più.