"Il taglio dell’illuminazione pubblica sembra rimandare ad azioni intraprese più proteggere se stessi a discapito della sicurezza e del bene dei cittadini". Fratelli d’Italia commenta così l’ordinanza attraverso la quale il Comune spegnerà i lampioni fino a quattro ore ogni notte, garantendo comunque l’illuminazione lungo le strade principali della città, con l’obiettivo di risparmiare 360mila euro per fronteggiare i rincari energetici. "Da mesi la Giunta Panieri sembra porre la propria attenzione e i propri timori solo nei riguardi del ‘bollettone’ del Comune – sostengono i consiglieri comunali Nicolas Vacchi, Maria Teresa Merli e Serena Bugani –. Senza pensare mai abbastanza a famiglie, imprese, associazioni. La riduzione dell’illuminazione pubblica pone problemi di ordine pubblico, sicurezza, anche stradale. È un servizio pagato dai cittadini e a causa della Giunta Panieri verrà depotenziato ‘per il nostro bene’, a detta di questa Giunta".  Da qui i dubbi di Fratelli d’Italia: "Come si può parlare di sicurezza dei cittadini quando le strade non vengono asfaltate, quando non si ha un sistema di videosorveglianza efficiente e, paradosso totale, quando ora addirittura i lampioni vengono spenti? – domandano Vacchi, Merli e Bugani –. È possibile che Panieri abbia preferito la propria sicurezza, in termini economici e politici, al posto di quella dei cittadini? È stata considerata anche la difficoltà in cui vengono posti i mezzi di soccorso nel doversi muovere nel buio pesto?". Agli esponenti locali di Fratelli d’Italia non è infine piaciuto l’appello partito da Imola e indirizzato al Governo guidato da Giorgia Meloni, al quale il sindaco Panieri ha chiesto più fondi per fronteggiare il caro bollette. "Viene da consigliare al primo cittadino, visto le ultime scelte, di guardare prima al proprio operato e poi a quello altrui – concludono Vacchi, Merli e Bugani –. Il presidente del Consiglio dei ministri e il suo Governo in poche settimane sono riusciti ad elaborare una manovra di bilancio complessiva di 35 miliardi di euro, di cui 21 miliardi destinati a provvedimenti contro il caro energie e aiuti verso famiglie e imprese. Da mesi si è alla prese con il carovita, che pesa sulle teste dei cittadini come una spada di Damocle, e solo ora il primo cittadino si accorge che la coperta è corta?".

Cronaca

Fratelli d’Italia contesta la decisione della giunta



"Il taglio dell’illuminazione pubblica sembra rimandare ad azioni intraprese più proteggere se stessi a discapito della sicurezza e del bene dei cittadini". Fratelli d’Italia commenta così l’ordinanza attraverso la quale il Comune spegnerà i lampioni fino a quattro ore ogni notte, garantendo comunque l’illuminazione lungo le strade principali della città, con l’obiettivo di risparmiare 360mila euro per fronteggiare i rincari energetici.
"Da mesi la Giunta Panieri sembra porre la propria attenzione e i propri timori solo nei riguardi del ‘bollettone’ del Comune – sostengono i consiglieri comunali Nicolas Vacchi, Maria Teresa Merli e Serena Bugani –. Senza pensare mai abbastanza a famiglie, imprese, associazioni. La riduzione dell’illuminazione pubblica pone problemi di ordine pubblico, sicurezza, anche stradale. È un servizio pagato dai cittadini e a causa della Giunta Panieri verrà depotenziato ‘per il nostro bene’, a detta di questa Giunta". 
Da qui i dubbi di Fratelli d’Italia: "Come si può parlare di sicurezza dei cittadini quando le strade non vengono asfaltate, quando non si ha un sistema di videosorveglianza efficiente e, paradosso totale, quando ora addirittura i lampioni vengono spenti? – domandano Vacchi, Merli e Bugani –. È possibile che Panieri abbia preferito la propria sicurezza, in termini economici e politici, al posto di quella dei cittadini? È stata considerata anche la difficoltà in cui vengono posti i mezzi di soccorso nel doversi muovere nel buio pesto?".
Agli esponenti locali di Fratelli d’Italia non è infine piaciuto l’appello partito da Imola e indirizzato al Governo guidato da Giorgia Meloni, al quale il sindaco Panieri ha chiesto più fondi per fronteggiare il caro bollette. "Viene da consigliare al primo cittadino, visto le ultime scelte, di guardare prima al proprio operato e poi a quello altrui – concludono Vacchi, Merli e Bugani –. Il presidente del Consiglio dei ministri e il suo Governo in poche settimane sono riusciti ad elaborare una manovra di bilancio complessiva di 35 miliardi di euro, di cui 21 miliardi destinati a provvedimenti contro il caro energie e aiuti verso famiglie e imprese. Da mesi si è alla prese con il carovita, che pesa sulle teste dei cittadini come una spada di Damocle, e solo ora il primo cittadino si accorge che la coperta è corta?".

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