Imola invasa dal popolo della F1 Anche il traffico torna ai ’bei tempi’

Strade congestionate già dalla mattina e la pioggia insistente complica ulteriormente la situazione. Lunghe code anche di sera all’altezza del casello A14. Affollati i treni in arrivo da Rimini e da Bologna

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Imola si rimette al centro del mondo, inteso come Circus iridato della F1. La città torna a essere invasa come ai bei tempi. E riemergono puntuali (almeno in una certa misura verrebbe da dire quasi inevitabili, visto che parliamo di una realtà di 70mila abitanti) i disagi alla viabilità.

Grossi, più del previsto, quelli che hanno caratterizzato la mattinata e la serata di ieri. Il combinato disposto tra prove e qualifiche del Gran premio, diluvio e scuole aperte ha mandato in tilt il traffico cittadino. Verso le 9, le strade attorno al circuito erano impraticabili. Problemi anche nei parcheggi, resi impraticabili dalla pioggia caduta ininterrottamente per un giorno intero. In parallelo, lunghe code si registravano però anche all’uscita del casello autostradale della A14. Un mare di vetture cercava infatti di raggiungere, contemporaneamente, il circuito Enzo e Dino Ferrari, che a fine giornata registra 27mila presenze. Troppe, per una città abituata alla portata del corso d’acqua del fiume Santerno. Anche alla sera grosse code fino alle 21 per accedere al casello: chi usciva è stato costretto ad andare in direzione Mordano e attraversare la Bassa per rientrare verso il centro visto che i vigili urbani avevano chiuso via Selice e via Molino Rosso.

Per evitare che domani si riviva la stessa scena, ma moltiplicata per tre, come già annunciato nei giorni scorsi verrà chiuso in entrata a Imola il casello della A14. Dalle 7 alle 13 non sarà possibile immettersi in autostrada dalla rotonda di via Selice. Per consentire un più agevole afflusso del traffico verso il circuito, verrà infatti consentito unicamente il transito agli automobilisti che dovranno uscire dalla A14. Come alternativa, la polizia stradale reduce dall’incontro dei giorni scorsi in Prefettura consiglia i caselli di Castel San Pietro in direzione Nord e Faenza in direzione Sud.

Inoltre, conferma ancora la Stradale, non si esclude la possibilità, in corso d’opera, di chiudere il casello di Imola anche nel pomeriggio di domani, questa volta per i veicoli che intendono uscire dall’autostrada per dirigersi verso la città. Anche in questo caso l’obiettivo è chiaro: favorire il deflusso del traffico veicolare al termine della competizione, con le auto che potranno così entrare senza troppa difficoltà (si spera) in autostrada.

Affollati ieri anche i treni in arrivo a Imola da Rimini e da Bologna. Non sono stati previsti convogli speciali, motivo per il quale non è stata adeguata la dotazione di servizi igienici della stazione ferroviaria aggiungendo quei bagni chimici che invece sono spuntati praticamente ovunque in Autodromo. Il risultato? Bar della stazione preso d’assalto; e non solo per fare colazione. Il Comune è pronto a intervenire installando quattro bagni chimici.

I passeggeri in discesa dai treni si sono poi riversati, attraverso vere e proprie ondate a scadenze temporali precise, in centro con direzione circuito. Qualche disagio, ma situazione nel complesso piuttosto ordinata, in zona Autodromo. Complice anche una giornata, quella di venerdì, tradizionale piuttosto priva di grosse tensioni, i blocchi sono stati meno rigidi rispetto a quanto annunciato alla vigilia.

Per quanto riguarda la fase di deflusso, soliti rallentamenti nell’uscita degli spettatori dall’Autodromo prima e dalla città poi. Rispetto a quanto accaduto in epoca recente come i concertoni estivi, il fatto che tutto si svolgesse ancora alla luce del giorno ha reso però più agevole l’operazione. E sembra dare i suoi frutti anche l’aver impedito che bancarelle, stand o altro restringessero le vie di uscita. Oggi e soprattutto domani, però, quando sono previsti rispettivamente quasi 40mila e 70mila spettatori, appare fin troppo facile pronosticare una situazione ben più caotica.

Enrico Agnessi