
Imola ha commemorato ieri il ‘Giorno del Ricordo’, ricorrenza istituita nel 2004 per conservare e rinnovare la memoria della tragedia...
Imola ha commemorato ieri il ‘Giorno del Ricordo’, ricorrenza istituita nel 2004 per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, nonché dell’esodo di istriani, fiumani e dalmati nel secondo Dopoguerra. La cerimonia si è svolta in mattinata nell’area ex Limonaia (incrocio via Manzoni – via Alfieri), con la partecipazione delle autorità locali e dei rappresentanti delle associazioni del territorio.
"Rendiamo omaggio alle migliaia di italiani vittime delle foibe e all’esodo forzato che strappò a tanti le loro radici e la loro terra – le parole del sindaco Marco Panieri –. Un capitolo doloroso della nostra storia, troppo a lungo dimenticato, che dobbiamo custodire nella memoria collettiva. Ricordare significa riconoscere la complessità della storia, affrontarla con verità e senza strumentalizzazioni. Solo così possiamo costruire una memoria condivisa, fondata sul rispetto e sulla volontà di non ripetere gli errori del passato. Commemorare oggi le vittime delle foibe significa ribadire il nostro impegno per una società in cui l’odio e la violenza siano sostituiti dal rispetto reciproco. In un tempo in cui riaffiorano nazionalismi e tensioni, la lezione di quella tragedia ci ricorda quanto sia fragile la pace e quanto sia essenziale difenderla".
Anche la prima parte del Consiglio comunale di giovedì (inizio 16.30) sarà dedicata alla celebrazione del ‘Giorno del Ricordo’. Nel corso della seduta, interverranno gli studenti della scuola media Luigi Orsini.
Nel frattempo, a margine della cerimonia di ieri mattina, da registrare l’intervento del consigliere comunale leghista, Daniele Marchetti.
"Il parco Martiri delle Foibe, ex Limonaia, un’area verde situata sotto il livello stradale e quindi poco visibile, è finito più volte al centro di polemiche politiche – ricorda l’esponente del Carroccio –. Credo sia giunto il momento di garantire a questo luogo della Memoria una maggiore visibilità, anche in un’ottica di riconciliazione. Una possibile soluzione potrebbe essere l’organizzazione di un concorso di idee, coinvolgendo anche le scuole del territorio, per progettare un’installazione capace di emergere e rendere l’area più visibile. Un’opera che si sviluppi in altezza, ad esempio, potrebbe valorizzare adeguatamente questo spazio dedicato al Ricordo".