La musica più forte del Covid. L’Accademia pianistica si gioca la sua rivincita con l’Imola Summer musical academy and festival, in programma dal 20 settembre al 9 ottobre. Sette gli spettacoli che si terranno nella sala concerti ’Mariele Ventre’ di Palazzo Monsignani (via Emilia 69), a partire dalle 20,45. L’ingresso è gratuito ma con prenotazione obbligatoria e ritiro del biglietto nella sede dell’Accademia nella Rocca Sforzesca dall’8 al 18 settembre, (orario: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19. Tel. 0542. 30802).
La nona edizione si apre con un vero tributo alla celluloide. L’appuntamento del 20 settembre è infatti con ’La musica per il cinema’. Si esibirà il sassofonista Marco Albonetti assieme a Mario Stefano Pietrodarchi alla fisarmonica e bandoneon, sulle note dei classici di Rota, Molinelli e del compianto Ennio Morricone, mancato quest’anno.
A seguire i due appuntamenti in rete con il ’Festival Musicale da Bach a Bartok’: lunedì 21 il Rogerio Tavares Quartet presenta un repertorio di musiche sudamericane. Il 24, invece, si esibiranno i Cellophonics, gruppo composto dai violoncellisti Tiziano Guerzoni, Enrico Mignani, Jacopo Paglia, Alberto Cavazzini, dalla cantante Nicole Fiore e dal batterista Simone Santi. Il repertorio spazierà dal pop al rock all’etnico. Il 25 settembre l’Accademia d presenta il giovane artista Francesco Maria Navelli, che si esibirà in un recital pianistico su musiche di Mozart, Skiabrin, Chopin e Liszt.
Il 2 ottobre sarà la volta del duo André Gallo Igor Roma: due pianoforti su musiche di MozartGrieg, Brahms e Poulenc.
E ancora: il 6 ottobre il violinista italiano Domenico Nordio, artista legato da anni all’Imola Summer Festival, in duo con Orazio Sciortino, pianista diplomato all’Accademia di Imola, si esibirà su musiche di Beethoven, Grieg e Prokofiev. La chiusura del Festival 2020 (9 ottobre) vedrà la prestigiosa partecipazione dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna diretta da Marco Boni. Il programma prevede il concerto per violino e orchestra di Mozart “Il Turco” eseguito dal giovane veneto allievo dell’Accademia Francesco Pavan.