Imolese in lutto per la scomparsa del mitico Palinì

Il cuore rossoblù di Ettore Costa, per tutti ‘Palinì’, ha smesso di battere lo scorso 30 novembre. Nato il 19 marzo 1937, fratello di quell’Adriano ribattezzato ‘Palinò’, Costa ha dedicato l’intera vita alla sua passione per il calcio e per l’Imolese.

Prima giocatore, immortalato nelle foto di squadra della metà degli anni Cinquanta, poi dirigente del settore giovanile ed insostituibile factotum tra spogliatoio e magazzino. Fino al 2009, quando qualche acciacco di troppo gli impose di rallentare l’impegno.

"Una persona incredibile, unica – ricorda Mauro Lelli, ex patron della formazione cittadina –. Seguiva in modo meticoloso tutte le logistiche del magazzino per non fare mancare nulla a quei giocatori che adorava. Gli volevano tutti bene. Un valore aggiunto per una compagine come la nostra".

E ancora: "L’Imolese era la sua vita. Anche suo figlio ha militato tra le fila rossoblù – continua –. Conosceva pregi e difetti di tutti i calciatori, perfino quei piccoli gesti scaramantici che accompagnavano la vigilia delle partite. Un uomo discreto e impeccabile nel suo ruolo. Mi torna in mente anche la sua sedia, posizionata proprio all’ingresso del campo".

E l’ondata di cordoglio ha invaso i social. Dalle pagine social dell’Imolese Calcio 1919 a quella del club dei tifosi ‘Ci siamo sempre’. Tra questi anche il commento dell’ex direttore sportivo Gianni Galli: "Palinì era una persona speciale: educato, gentile e rispettoso – scrive –. Il re dello spogliatoio e del magazzino. Voleva bene ai giocatori ed ai dirigenti. Quanti racconti tra noi due nei 5 anni ad Imola. Ci siamo voluti bene e ci stimavamo a vicenda. Adesso sarai con gli angeli".

L’ultimo saluto a Costa sarà dato il 5 dicembre con partenza alle 10 dalla camera mortuaria per poi raggiungere il piccolo cimitero di Croce in Campo, a pochi passi dalla discoteca Vie en Rose.

Mattia Grandi