Impianto nato dall’idea di Costa

L’indimenticato Checco Costa, dopo la Seconda guerra mondiale, aveva un’idea fissa: costruire un motodromo permanente. E così, venuto a sapere che un gruppo di concittadini aveva immaginato un circuito sulle prime colline imolesi, si buttò a capofitto nel progetto. Curò personalmente il disegno delle curve e del loro raggio, ottenendo la consulenza dell’Istituto sperimentale stradale del Touring Club per i lavori di pavimentazione. Riuscì a portare a termine l’auto-motodromo (sostenuto anche da Enzo Ferrari che convinse i fratelli Maserati e altri costruttori a partecipare all’impresa) in pochi anni: nel 1950 fu posata la prima pietra, mentre il 18-19 ottobre 1952 fu eseguito il primo collaudo tecnico. Il 25 aprile 1953 il tracciato fu inaugurato con la disputa del Gran premio Coni, prova del Campionato italiano di motociclismo. Ai suoi albori, l’impianto era ufficialmente denominato ‘Autodromo prototipo Coni’.