Imprese, un’emorragia senza fine Ogni mese in città ne muoiono sei

La Camera di commercio certifica il saldo negativo a Imola tra gennaio e giugno: 36 aziende in meno. Primo semestre in rosso anche nel circondario (-94). Male Medicina (-27) e Castel San Pietro (-17)

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di Enrico Agnessi

È ancora negativo il saldo tra aperture e chiusure delle imprese in città e nel resto del circondario. Secondo i dati diffusi dalla Camera di commercio di Bologna, nei primi sei mesi dell’anno a Imola si sono iscritte nei registri dell’ente 195 realtà, mentre 231 nello stesso periodo si sono cancellate. A conti fatti, parliamo di 36 presenze in meno nella cartina geografica cittadina, che al 30 giugno 2022 conta 5.907 imprese delle quali 5.357 attive.

Analoga flessione si verifica nel resto del circondario, con poche eccezioni scarsamente rilevanti dal punto di vista numerico. Prendendo infatti in esame il secondo comune del territorio per numero di abitanti, vale a dire Castel San Pietro, si scopre che nel primo semestre di quest’anno ci sono state 47 iscrizioni alla Camera di Commercio e 64 chiusure di attività. Anche in questo caso il saldo è dunque negativo: -17. Va ancora peggio a Medicina, con 35 aperture e 62 chiusure (-27). Non sorride nemmeno Castel Guelfo, contesto solitamente vivace per quanto riguarda il mondo delle imprese, con 9 aperture e 20 chiusure (-11). Saldi negativi, ma frutto di numeri inferiori, anche a Casalfiumanese (10; 11; -1), Dozza (17; 21; -4); Fontanelice (5; 8; -3); Mordano (10; 15; -5). Chiudono in attivo solo le piccole Borgo Tossignano (16; 12; +4) e Castel del Rio (9; 6; +3).

Nel complesso, in tutto il circondario si contano (sempre al 30 giugno) 11.571 imprese, delle quali 10.601 attive. Nei primi sei mesi dell’anno le aperture sono state 353 e le chiusure 447, per un saldo totale negativo di 94 unità.

La situazione non sembra mostrare segni miglioramento nell’ultimo periodo. In attesa dei dati aggiornati al 30 settembre, il secondo trimestre del 2022, scorporato dal dato semestrale, fa registrare infatti 159 aperture e 165 chiusure nel territorio dei dieci comuni. Nella sola Imola, tra aprile e giugno si sono iscritte ai registri della Camera di commercio 90 imprese, mentre 96 nello stesso periodo hanno cessato la loro attività.

Si tratta della peggiore performance assieme a quella di Medicina (12 aperture e 18 chiusure), alle quali fanno da contraltare i risultati ottenuti da Castel del Rio e Dozza. Il comune alidosiano archivia infatti il secondo trimestre del 2022 con sei nuove aperture e nessuna chiusura, per un totale di quasi 130 imprese presenti sul territorio. Nel borgo delle mura dipinte, considerando ovviamente anche il contributo decisivo di Toscanella, le nuove attività inaugurate tra giugno e settembre sono state 11 e le cancellazioni dal registro della Camera di commercio 7. Totale imprese (considerate tutte le partite Iva presenti) 589, delle quali 531 attive.