"In campo dai nonni ai nipoti, tutta la famiglia dà una mano"

Le sorelle Diversi "Tanti hanno variato le loro aspettative ma il lavoro deve continuare"

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"La nostra vera fortuna è che siamo una famiglia numerosa". Provano a prenderla con filosofia le sorelle Diversi, fra i titolari del ristorante albergo Il Maglio. L’attività sulla provinciale Selice, a due passi dall’A14, da anni pensa alla pausa pranzo dei lavoratori, mentre la sera ospita chi ha bisogno di passare qualche notte a Imola.

L’emergenza personale si sente per chi ha pochi tavoli, figuriamoci per chi ha diverse decine di camere, spesso quasi tutte piene in occasione di eventi o fiere ne Bolognese.

Quali sono i lavoratori a mancare maggiormente all’appello?

"Nel nostro caso quasi tutti – rispondono –, ma in modo particolare sono introvabili cuochi, camerieri e baristi".

Secondo voi da cosa parte il problema?

"La pandemia ha fatto cambiare ’indirizzo’ e stile di vita a molte persone. Probabilmente si cerca un impiego più duraturo o un lavoro meno a contatto con le persone, difficile spiegarlo".

Qualche vostro collega dà la colpa anche al Reddito di cittadinanza...

"Quello sicuramente incide, chi era in bilico, probabilmente ha preferito stare a casa e percepire quei soldi, aggiustando magari il tiro con un lavoretto (in nero, ndr) una tantum".

E voi, qualcuno lo avete trovato?

"Al momento nessuno – spiegano dal Maglio –, e siamo costretti a lavorare noi della famiglia. Fortunatamente, sotto questo tetto, si incrociano ben tre generazioni, fra nonni, figli e nipoti".

Per quanto riguarda le pulizia nelle camere? Anche lì la situazione è critica?

"In quel caso ci affidiamo da tempo a un’agenzia, quindi del problema, se c’è, noi non ne risentiamo".

Il lavoro di questi tempi però non manca.

"La ripresa degli eventi e delle attività sicuramente ne ha portato: nella pausa pranzo accogliamo i lavoratori dei dintorni e di tante aziende. Mentre la sera diamo da mangiare agli ospiti dell’albergo. Per questo ci sarebbe un grande bisogno di personale".

C’è un modo, secondo voi per scavalcare al problema?

"Ci piacerebbe vi fosse un maggiore contatto con le scuole alberghiere del territorio, non solo quello imolese, per la ricerca di nuove leve".

g. t.