
Alcune fasi di contenimento dell’incendio di balle di fieno nelle campagne di Mordano
Resta altissima l’attenzione di Arpae e Ausl dopo l’incendio che domenica ha coinvolto un deposito di ottomila rotoballe di fieno all’azienda Brini di Mordano. Mentre "restano valide" le ordinanze preventive emesse dai comuni, iIeri è stato effettuato "un ulteriore sopralluogo in azienda da parte dei tecnici – spiega l’agenzia per l’ambiente –, constatando che era ancora in corso la combustione del materiale con presenza di fumo, seppur ridotto rispetto alle giornate precedenti". Diversi giorni erano stati stimati per lo spegnimento definitivo del deposito: nel frattempo Arpae ha fornito indicazioni preliminari sulle modalità di gestione delle acque di spegnimento da effettuarsi nei prossimi giorni; sono state inoltre effettuate attività di campionamento sulle acque in prossimità dello scarico della proprietà e in corrispondenza del Canale Fosso Influente nell’Umido; "tali analisi sono in corso", fa sapere l’agenzia. In particolare, Il sopralluogo di ieri ha interessato anche il tratto del Canale Influente nell’Umido in via San Francesco (località Bubano) e il tratto del Canale Umido dove insiste il cavedone del Consorzio: su tali tratti erano visibili esigue quantità di acqua ferma.
Situazione che va progressivamente verso la normalità. Nei giorni scorsi Arpae ha allertato anche il Servizio Igiene Pubblica della Ausl per le valutazioni che hanno riguardato la verifica di eventuali attività umane e animali organizzate all’aperto (centri ricreativi, piscine ecc.) nel raggio di 1 km dall’incendio e la raccolta delle matrici alimentari di frumento e frutta coltivati in quell’area (le analisi saranno disponibili nei prossimi giorni). Pur non riscontrando alcuna presenza delle prime, trattandosi di un’area prevalentemente agricola e produttiva, il gruppo tecnico di coordinamento degli interventi del Dipartimento di Sanità Pubblica imolese, riunitosi nella mattinata di sabato, ha ritenuto necessario richiedere ai Sindaci di Mordano e di Imola l’emissione di unordinanza a tutela della salute pubblica che restano a tutt’oggi valide, quali chiudere porte e finestre, evitare attività all’aperto, non stendere biancheria all’esterno. E’ vietato inoltre "il pascolo di animali da cortile".