Imola, incidente mortale. Ecco chi era la vittima

Michele Claudio Gentilini, ferroviere in pensione di 72 anni, era molto conosciuto per il suo attivismo ed era tra i portatori della Madonna del Piratello

Michele Claudio Gentilini, 72 anni, è rimasto vittima di un investimento mentre attraversava via Montericco

Michele Claudio Gentilini, 72 anni, è rimasto vittima di un investimento mentre attraversava via Montericco

Imola, 23 ottobre 2018 - Si chiamava Michele Claudio Gentilini e aveva 72 anni la vittima dell’incidente stradale avvenuto domenica sera in via Montericco. Ferroviere in pensione, Gentilini stava attraversando la strada a piedi quando è stato travolto da una Mercedes Classe A, condotta da una ventiquattrenne di Riccione, F.M.,che si è subito fermata; la giovane è indagata per omicidio colposo. Il medico del 118 intervenuto per i soccorsi non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’imolese, che abitava in Pedagna in via Anna Frank. La data dei funerali non è stata ancora decisa.

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La sciagura è avvenuta intorno alle 19.15, all’altezza del civico 1. Stando alla ricostruzione della sciagura, effettuata dalla Polizia Municipale, Gentilini avrebbe iniziato ad attraversare la strada, non sulle strisce pedonali, non accorgendosi che su via Montericco, diretta verso la via Emilia, stava sopraggiungendo la Mercedes che lo ha colpito, caricandolo sul cofano. Il pedone ha urtato con il capo il montante del parabrezza ed è poi finito sull’asfalto. Poco distante lo stava attendendo in auto la sorella.

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I soccorsi, come accennato, sono stati immediati, data anche la vicinanza dell’Ospedale nuovo. Spetterà ora alla Municipale chiarire la dinamica dell’incidente. In quel momento l’asfalto era bagnato per la pioggia e la visibilità non era ottimale, anche se l’illuminazione stradale in quella zona è presente.

 

Michele Claudio Gentilini era noto anche come organizzatore delle messe in ricordo dei ferrovieri scomparsi ed era molto attivo in parrocchia; molto religioso, lo si ricorda tra i portatori della sacra immagine della Madonna del Piratello in occasione delle rogazioni. Per anni aveva servito messa con don Cenni nella chiesa del Suffragio a Imola. Sabato scorso con la sorella era andato in pellegrinaggio Collevalenza. Ieri sera Gentilini è stato ricordato con una messa a San Giacomo. Gli ex ferrovieri lo ricordano commossi: «Abbiamo perso un carissimo amico, una persona buona, cortese, corretta, educata e servizievole».

Gentilini aveva abitato a lungo a Castel Guelfo, in pieno centro, e nel piccolo centro era stato il diacono del parroco, don Attilio Tinarelli. Sempre a Castel Guelfo, era stato tra gli organizzatori e il presentatore della serata del 20 agosto in piazza per beneficenza, in cui si raccoglievano fondi per finanziare la ricerca sul cancro. Punto di riferimento dell’Acli guelfese, per anni aveva accompagnato i ragazzi della parrocchia nei soggiorni estivi a Madonna dell’Acero, a Lizzano in Belvedere.

La mattina del 2 agosto del 1980 Gentilini era a Bologna (era uno dei capi stazione alla circolazione treni) e fu tra i primi ad accorrere per soccorrere quanti rimasero coinvolti in seguito all’esplosione della bomba nella sala d’aspetto della seconda classe. I morti furono 85, 200 i feriti.